Venerdì nell’ottava di Pasqua

Venerdì nell’ottava di Pasqua

Quando:
25 Aprile 2025 h. 3:15 – 4:30
2025-04-25T03:15:00+02:00
2025-04-25T04:30:00+02:00
Dove:
Monastero Cistercense Valserena

Dalle catechesi di san Giovanni Paolo II

 

L’annuncio della morte e risurrezione di Cristo è il cuore della fede 

“È risorto!”: ecco l’annuncio sorprendente della Pasqua. È risorto come aveva predetto, dando pieno compimento alle Sacre Scritture. La Pasqua è il centro dell’anno liturgico e il fulcro della vita del cristiano proprio perché è memoria viva del mistero centrale della salvezza: la morte e risurrezione del Signore. Scriveva San Pietro ai primi cristiani: “Non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza” (2 Pt 1, 16).

(…) L’annuncio della morte e risurrezione di Cristo è il cuore della fede. Dall’adesione docile e gioiosa a tale mistero scaturisce l’autentica sequela del Signore e la missione salvifica affidata al popolo di Dio, pellegrino sulla terra nell’attesa del ritorno glorioso di Gesù. (…) In effetti, il vangelo in ogni sua pagina rivela, a partire dall’evento pasquale, il piano salvifico di Dio destinato ad ogni essere umano. E quest’annuncio, che la Chiesa non cessa di rinnovare obbedendo al comando del divin Fondatore, diviene fonte di consolazione e di spirituale conforto per l’umanità affaticata ed oppressa dal dubbio, dal dolore, e dal peccato. Esso dà senso e valore vero alle vicende umane e alla storia dei popoli. (…) siamo chiamati a ripetere e testimoniare, con umile e fidente consapevolezza: Cristo è risorto; la sua salvezza è dono gratuito per tutti. Il suo messaggio di speranza e di rinnovamento è destinato agli uomini di ogni popolo e di ogni nazione. La sua parola deve risuonare dappertutto come faro di luce, che irradia la verità e l’amore soprannaturale, chiamando e stimolando l’intera umanità alla conversione e all’accoglienza del vangelo della speranza e della carità. Come le donne del Vangelo, ogni persona di buona volontà, è invitata, nel corso dei secoli, a cercare Cristo crocifisso e risorto, ad incontrarlo nella Chiesa, suo corpo mistico. Nell’arcano “progetto” della divina redenzione, la storia ruota sempre, in modo misterioso e provvidenziale, intorno alla croce di Cristo e al fulgore sorprendente della sua risurrezione. Quanto importante è, allora, l’impegno dei credenti in ordine a questa missione di evangelizzazione e di autentica testimonianza cristiana.

La liturgia del tempo pasquale, a più riprese, ci ricorda che il mistero della morte e risurrezione di Cristo deve diventare per i discepoli di Gesù un quotidiano programma di vita nuova. San Paolo, paragonando la risurrezione di Gesù dalla morte con la rinascita del cristiano dal peccato mediante il Battesimo, scrive: “Se dunque siete risorti in Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non alle cose della terra” (Col 3, 1-2). Pur essendo indubbiamente doveroso occuparsi delle varie mansioni terrene, l’Apostolo esorta, tuttavia, a non lasciarsi assorbire da esse al punto tale da smarrire la soprannaturale prospettiva dell’eternità.

Ci accompagnino queste riflessioni durante la settimana di Pasqua, pervasa interamente di gaudio e letizia spirituale. Siano motivo di costante ringraziamento al Signore per averci liberato dal potere delle tenebre, aprendoci le porte della luce e della grazia divina.

 

 

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