Venerdì nella Settimana dell’Unità dei Cristiani

Venerdì nella Settimana dell’Unità dei Cristiani

Quando:
24 Gennaio 2025 h. 3:15 – 4:15
2025-01-24T03:15:00+01:00
2025-01-24T04:15:00+01:00
Dove:
Monastero Cistercense Valserena

Dalle Catechesi di Giovanni Paolo II (12/8/87)

 

“Allora saprete che Io Sono”

 

Tra le affermazioni di Cristo relative (alla sua figliolanza divina), particolarmente significativa appare l’espressione: “Io Sono”. Il contesto in cui essa viene pronunciata indica che Gesù richiama qui la risposta data a Mosè da Dio stesso, quando gli viene rivolta la domanda circa il suo nome: Io sono colui che sono . . . Dirai agli Israeliti: Io Sono mi ha mandato a voi (Es 3, 14). Ora, Cristo si serve della stessa espressione “Io Sono” in contesti molto significativi. (…) Così, per esempio: Se … non credete che Io Sono, morirete nei vostri peccati (Gv 8, 24). E ancora: Quando avrete innalzato il figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono (Gv 8, 28), e inoltre: Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che “Io Sono” (Gv 13, 19).

Questo “Io Sono” si trova pure in altri luoghi, presenti nei Vangeli sinottici (per esempio Mt 28,20; Lc 24, 39); ma nelle affermazioni citate sopra l’uso del nome di Dio, proprio del Libro dell’Esodo, appare particolarmente limpido e fermo. Cristo parla della sua “elevazione” pasquale mediante la croce e la successiva risurrezione: “Allora saprete che Io Sono”. Il che vuol dire: allora risulterà pienamente che io sono colui al quale compete il nome di Dio. Con tale espressione perciò Gesù indica di essere il vero Dio. E ancora prima della passione egli prega il Padre così: “Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie” (Gv 17, 10) che è un altro modo per affermare: Io e il Padre siamo una cosa sola (Gv 10, 30).

Davanti a Cristo, Verbo di Dio incarnato, uniamoci anche noi a Pietro e ripetiamo con lo stesso trasporto di fede: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente (Mt 16, 16).

 

 

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