Dai Discorsi di san Bernardo.
sermo V.2-3. 5-6. 9-11. PL 183, 476. 477-482.
Nella festa di Tutti Santi
Un giorno Cristo verrà e la sua morte non sarà più oltre annunciata, perché sapremo che anche noi siamo morti e la nostra vita è nascosta con lui in Dio. Allora Cristo apparirà come capo glorioso e con lui splenderanno le membra glorificate. Allora egli trasfigurerà il nostro corpo umiliato per configurarlo alla gloria del capo che è lui stesso. Nutriamo liberamente la brama della gloria. Ne abbiamo ogni diritto, per non sentirci dire: Voi prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo.
Ma perché la speranza di una felicità così incomparabile abbia a diventare realtà, ci è necessario il soccorso dei santi. Sollecitiamolo premurosamente. Così, per loro intercessione, arriveremo là dove da soli non potremmo mai pensare di giungere.
Pietà, pietà di noi, almeno voi che siete nostri amici. Vi sono noti i nostri pericoli, sapete di quale argilla siamo impastati, conoscete la nostra ignoranza, gli inganni dell’avversario, la sua violenza e la nostra fragilità. Mi rivolgo a voi che avete attraversato la nostra medesima prova e ne siete usciti vittoriosi: la sofferenza vi ha insegnato la compassione. Confido anche che neppure gli angeli disdegneranno visitare i loro fratelli di razza, poiché sta scritto. Visita la tua parentela e non peccherai. Del resto, se oso contare sugli angeli, a motivo della somiglianza nella sostanza spirituale e nell’intelletto, tanto più ho fiducia in quelli che sono nostri compagni di umanità: questi devono provare una compassione più speciale e più intima per le ossa delle loro ossa e per la carne della loro carne.
Colui che ha detto: Se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui, ha pure detto: Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme. Il vincolo che ci unisce è tale che mentre noi ci rallegriamo con loro, essi hanno compassione di noi. Se noi regniamo con loro per la comunione della preghiera fervente, essi combattono in noi e per noi con amorosa sollecitudine. Non possiamo dubitare del loro vigile affetto poiché non arriveranno senza di noi alla pienezza della beatitudine e sono in attesa che anche noi riceviamo la ricompensa nel gran Giorno della festa. Allora tutte le membra riunite con il loro capo divino formeranno l’uomo perfetto e una medesima lode unirà la famiglia dei santi con Gesù Cristo nostro Signore, Dio benedetto, degno di lode e di gloria nei secoli. Amen.
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