Transito S. Benedetto (f)

Transito S. Benedetto (f)

Quando:
21 Marzo 2024 h. 3:15 – 4:15
2024-03-21T03:15:00+01:00
2024-03-21T04:15:00+01:00
Dove:
Monastero Cistercense Valserena

Dai Sermoni di S. Ælredo, Abate

 

Per mezzo di Benedetto siamo tratti dal mondo

 

Certo, fratelli, se vediamo bene e comprendiamo quali benefici il Signore ci abbia portato per mezzo del nostro Santo Padre Benedetto, vedremo chiaramente che i monaci non devono amarlo meno di quanto i Giudei secondo la carne amano Mosè. Il Signore ha fatto uscire gli ebrei dall’Egitto per mezzo del ministero di Mosè, noi ci ha tratti dal mondo per mezzo del ministero di San Benedetto. Quelli erano sotto il Faraone, pessimo re, noi sotto il diavolo. Quelli erano schiavi degli Egiziani, noi eravamo sotto il dominio dei vizi. I servi del Faraone li percuotevano, ed esigevano mattoni di fango; forse avete dimenticato quali colpi soffrivate nel mondo.

Uno tendeva a qualche onore mondano, o a ricchezze. Quali flagelli sopportava in simili cupidigie! Come lo flagellavano l’invidia, il timore! Come era colpito quando non poteva guadagnare ciò che voleva, o quando qualcun altro raggiungeva ciò cui lui tanto ardentemente aspirava! E se invece l’aveva ottenuto, come lo tormentavano il timore di perderlo, il dolore quando lo avesse perduto!

Un altro con tutta la sua intenzione era teso a compiere tutta la sua volontà e i suoi piaceri. Un uomo simile, come lo colpivano il suo pessimo amore, la gelosia, i sospetti! E cosa succedeva quando i suoi vizi erano scoperti da qualcuno! Come si addolorava, come era colpito il suo animo! E ben più di tutte queste cose: come ciascuno era tormentato dalla propria coscienza! E cosa succedeva quando uno cominciava a riflettere sulla sua vita, sui suoi peccati. Quante volte per quei tormenti si era prefissato questo scopo al proprio cuore, e aveva detto: mai più farò questo! Mai più affonderò in quel vizio! E tuttavia i servi del Faraone, cioè gli spiriti immondi, ci spingevano quasi contro voglia a costruire mattoni di fango, cioè opere impure e sordide; avremmo così edificato una città per il Faraone, cioè per il diavolo, nel nostro cuore. Chiunque può riportare alla memoria la violenza che soffriva a causa della sua cattiva abitudine, e ora vede che è stato liberato, per grazia di Dio, e per l’insegnamento di San Benedetto; proprio lui può vedere che Dio ha dato a noi beni più grandi per mezzo di san Benedetto di quanto abbia dato ai Giudei per mezzo di Mosè.

Se volete paragonare la dolcezza spirituale che siete abituati a sperimentare per Cristo alla manna che i giudei mangiavano nel deserto, se volete paragonare le vittorie che spesso ottenete sui vostri nemici spirituali per mezzo dei meriti, e dell’insegnamento di san Benedetto alle vittorie che essi ottenevano sugli uomini, vedete che questi sono molto più grandi, perché sono spirituali. Mosè stabilì per loro una legge, e li istruì, perché potessero entrare nella terra della promessa e potessero possederla finché dura questo mondo. San Benedetto stabilì per noi una legge, se la osserviamo entreremo nel cielo stesso, cioè nella terra dei viventi, e la possederemo in eterno.

 

 

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