Da “L’Anno Liturgico” del Ven. Dom Prosper Gueranger
Erano appena passati quaranta giorni da quando santa Scolastica volò nel più alto cielo, che Benedetto suo fratello saliva anche lui, per un luminoso cammino, al soggiorno che doveva riunirli per sempre. Il transito dell’uno e dell’altra alla patria celeste avvenne nel periodo che corrisponde, press’a poco ogni anno, al tempo di Quaresima; ma, mentre spesso capita che la festa della vergine Scolastica è già stata celebrata, quando comincia il corso della santa Quarantena, la solennità di Benedetto cade sempre nei giorni dedicati alla penitenza quaresimale. Il Signore, ch’è il maestro dei tempi, ha così voluto che i fedeli, durante gli esercizi della loro penitenza, avessero ogni anno sott’occhio un modello ed intercessore.
Con quale profonda venerazione dobbiamo oggi avvicinarci a quest’uomo, del quale san Gregorio disse “che fu riempito dello spirito di tutti i giusti!“. Se noi consideriamo le sue virtù, lo vediamo emulare tutto ciò che gli Annali della Chiesa ci mostrano di più santo: infatti la carità di Dio e del prossimo, l’umiltà, il dono della preghiera, il dominio su tutte le passioni ne fanno un capolavoro della grazia dello Spirito Santo. Segni prodigiosi infiorano l’intera sua vita: guarigioni dalle umane infermità, potere su tutte le forze della natura, impero sui demoni e persino la risurrezione dei morti. Lo Spirito profetico gli svela tutto l’avvenire, ed i pensieri più reconditi degli uomini nulla hanno da nascondere agli occhi del suo spirito. Ne vediamo l’impronta soprannaturale anche nella dolce maestà, nella serena gravità, in una carità compassionevole, che risplendono in ogni pagina della sua vita scritta da uno dei suoi discepoli il Papa san Gregorio Magno, che volle tramandare ai posteri tutto ciò che Dio si degnò profondere nel suo servo san Benedetto.
I posteri infatti avevano il diritto di conoscere la storia e le virtù d’uno degli uomini, la cui influenza sulla Chiesa e sulla società fu una delle più salutari nel corso dei secoli. Per narrare le gesta di Benedetto bisognerebbe sfogliare gli annali di tutti i popoli dell’Occidente, dal VI secolo fino all’età moderna. Benedetto è il padre di tutta l’Europa; fu lui che, per mezzo dei suoi figli, numerosi come le stelle del cielo e l’arena del mare, rialzò i resti della società romana schiacciata dall’invasione dei barbari; presiedette al restauro del diritto pubblico e privato delle nazioni che rinacquero dopo la conquista; portò il Vangelo e la civiltà nell’Inghilterra, nella Germania, nei paesi nordici e persino fra i popoli slavi; avviò l’agricoltura, abbatté lo schiavismo, salvò il tesoro delle lettere e delle arti dal naufragio che le doveva inghiottire irrimediabilmente ed abbandonare l’umanità in preda alle tenebre.
Tutte meraviglie che Benedetto operò per mezzo della sua Regola. Questo codice meraviglioso di perfezione cristiana e di moderazione disciplinò legioni di monaci, tramite i quali il santo Patriarca compì tutti quei prodigi che abbiamo enumerati. Prima della promulgazione di questo libretto, l’elemento monastico, in Occidente, serviva solo alla santificazione di poche anime; chi poteva immaginarsi che sarebbe diventato il principale strumento della rinascita cristiana e della civiltà di tanti popoli? Pubblicata tale Regola, tutte le altre a poco a poco scomparvero davanti a lei, come le stelle che impallidiscono in cielo all’apparir del sole. L’Occidente rigurgita di monasteri, e di lì si diffondono per tutta l’Europa tutti quegli aiuti che ne fanno la parte più eletta del globo. (…)
O Padre di tanti popoli, rivolgi lo sguardo sulla tua eredità e degnati di benedire ancora questa ingrata Europa che ti deve tutto e ha quasi dimenticato il tuo nome. La luce portata dai tuoi figli è impallidita; l’ardore col quale vivificarono le società da essi fondate e civilizzate con la Croce, s’è quasi estinto; triboli coprono gran parte il suolo nel quale gettarono il seme della salvezza: soccorri l’opera tua e con le tue preghiere mantieni in vita ciò che sta per morire. Consolida ciò che è stato squassato e fa’ che una nuova Europa cattolica presto s’innalzi in luogo di quella creata dalle eresie e da tutte le false dottrine.
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