Da L’unità della chiesa cattolica di Cipriano di Cartagine
Dove due o tre sono radunati…
Non potranno certo pervenire al premio della pace, coloro che con furore sedizioso hanno mandato in frantumi la pace del Signore.
E non s’ingannino alcuni, — con una interpretazione che ne svuoti di significato, — circa le parole del Signore: «Dove due o tre saranno radunati nel mio nome, io sarò con loro». I falsi interpreti che adulterano il Vangelo citano le ultime parole e tralasciano ciò che precede, si ricordano di una parte e sopprimono l’altra con inganno: così come essi stessi sono separati dalla Chiesa, in modo analogo separano un’affermazione singola dal resto. Infatti, ecco quel che il Signore dice ai suoi discepoli per esortarli all’unità e alla pace: «Io vi dico che se due di voi si accorderanno sulla terra, qualunque cosa, che chiederete, sarà a voi concessa dal Padre mio che è nei cieli. Poiché dove due o tre saranno radunati nel mio nome, io sarò con loro». Con ciò mostra che si concede moltissimo non tanto al gran numero di coloro che pregano, quanto piuttosto alla loro unanimità. «Se due di voi si accorderanno sulla terra», dice: ecco, prima pone l’unanimità, premette innanzi tutto la concordia della pace. Ci insegna cosi che dobbiamo essere sempre e strettamente uniti fra noi. Ebbene, come può essere in accordo con un altro chi non è in accordo col corpo della stessa Chiesa e con l’intera comunità dei fratelli? In che modo possono radunarsi due o tre in nome di Cristo, quando si sa che essi si sono separati da Cristo e dal suo Vangelo? Infatti, non noi da essi, ma essi da noi si sono allontanati; poiché le eresie e gli scismi sono venuti fuori dopo, sono stati essi ad abbandonare la fonte e l’origine della verità, fondando per sé diverse conventicole. Ma il Signore parla della sua Chiesa, parla a quelli che sono nella Chiesa: se costoro sono concordi, se come ha prescritto e raccomandato due o tre pregano, radunati, si, ma unanimi, essi otterranno dalla maestà di Dio quanto chiederanno. «Dove saranno due o tre, — dice, — io sarà con loro», e cioè con coloro che sono semplici e pacifici, con coloro che temono Dio e osservano i precetti di Dio. Con costoro dice di essere, anche se due o tre. Cosi fu coi tre fanciulli nella fornace ardente (Daniele 3) i quali, proprio perché restavano con semplicità in Dio e in unità fra loro, furono ristorati come da un soffio di rugiada mentre erano circondati dalle fiamme. Così si fece presente ai due apostoli chiusi in prigione (Atti 5,17), appunto perché essi erano semplici, erano unanimi; e aprendo egli stesso le porte del carcere, li riportò fuori sulla pubblica piazza affinché annunziassero alla moltitudine la parola che avevano fedelmente predicata. Dunque, quando fra i suoi precetti dice: «Dove saranno due o tre, io sarò con loro», non divide gli uomini dalla Chiesa, lui che ha istituito e formato la Chiesa. Al contrario, rimproverando ai perfidi la discordia e raccomandando con le sue parole la pace ai fedeli, mostra che egli è con due o tre i quali siano un’anima sola nel pregare piuttosto che con un gran numero di gente in disaccordo, e che si ottiene di più con la preghiera concorde di pochi che con l’orazione discorde di molti.
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