Settimana dell’Unità dei Cristiani

Settimana dell’Unità dei Cristiani

Da L’unità della Chiesa cattolica di Cipriano di Cartagine

Poiché il Signore ci ammonisce, dicendo: voi siete il sale della terra, e ci ordina di essere semplici nell’innocenza, ma prudenti anche nella semplicità, che altro dobbiamo fare, dilettissimi fratelli, se non di essere attentamente vigili nel prevedere, nell’individuare e ugualmente nell’evitare le insidie dell’astuto nemico, per non mostrarci poco saggi nel difendere la salvezza, noi che vestiamo Cristo, sapienza di Dio Padre? Infatti, non bisogna temere solo la persecuzione, che apertamente infierisce per distruggere e abbattere i servi di Dio. È più facile essere cauti quando il pericolo da temere è evidente, poiché l’animo si prepara in anticipo alla lotta quando l’avversario si rivela apertamente. Invece bisogna maggiormente temere e cautelarsi quando il nemico si insinua di nascosto, quando sotto un’apparenza pacifica striscia con inganno nel buoi; da qui a preso il nome di serpente. Tale è sempre stata la sua astuzia, tale la sua subdola e tenebrosa insidia nell’ingannare l’uomo. Così fin dall’inizio del mondo trasse in errore e, lusingando con false parole, ingannò le anime semplici nella loro incauta credulità; così, avvicinandosi furtivamente, cercò di tentare lo stesso Signore, quasi potesse ancora una volta ingannare, ma fu riconosciuto e respinto, e quindi sconfitto perché scoperto e smascherato. Ci è stato dato un esempio onde evitare la via dell’uomo vecchio e seguire le orme di Cristo vittorioso, per non ricadere incautamente nel laccio della morte, bensì conquistare, previdenti di fronte al pericolo, l’immortalità promessa. Ma come possiamo conquistare l’immortalità, se non osservando i comandamenti di Cristo, con cui la morte è vinta e distrutta? Infatti, egli stesso ci ammonisce, dicendo Se vuoi entrare nella vita osserva i comandamenti, e ancora: Se farete ciò che vi comando, non vi chiamo più servi, ma amici. Sono questi coloro che Cristo definisce forti e stabili, fondati su una roccia estremamente solida, incrollabili e fermi con irremovibile stabilità contro tutte le tempestose bufere del mondo: chi ascolta le mie parole – egli dice – e le mette in pratica, lo paragonerò ad un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia: cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, poiché era fondata sulla roccia. Dobbiamo pertanto conformarci alle sue parole, imparare a fare tutto ciò che egli ha insegnato e fatto. Del resto come potrebbe dire di credere in cristo chi non compie ciò che Cristo ha comandato di fare? O come potrebbe giungere al premio della fede chi non vuole essere fedele ai suoi comandi? Necessariamente costui sarà instabile; travolto dallo spirito dell’errore, sarà trascinato via come polvere sollevata dal vento. Non avanzerà verso la salvezza chi, camminando, non mantiene la verità che porta alla salvezza.

 

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