Santa Scolastica (m)

Quando:
10 Febbraio 2018 h. 3:15 – 4:30
2018-02-10T03:15:00+01:00
2018-02-10T04:30:00+01:00
Dove:
Monastero Cistercense Valserena
Strada Provinciale del Poggetto
48, 56040 Cecina LI
Italia

Dalla Regola della Reclusa di Ælredo

 

Il giudizio finale

Ora passa a contemplare il terrore di quel giorno in cui saranno sconvolte le potenze dei cieli, gli elementi si dissolveranno al calore del fuoco, si apriranno gli inferi, e tutto ciò che è nascosto sarà rivelato”. …Pensa ora di trovarti davanti al tribunale di Cristo in mezzo a queste due compagnie, senza essere stata ancora assegnata a nessuna delle due. Volgi gli occhi ora alla sinistra del giudice, e contempla quella moltitudine di infelici. …Renditi conto ora di quanto tu debba amare colui che ti ha predestinato a essere separata da questa compagnia di dannati, con la sua chiamata ti ha messo a parte, e con la giustificazione ti ha purificata.

Rivolgi  ora  gli  occhi  a  destra,  e  fai  attenzione  alla  compagnia  dei  beati  nella  quale, glorificandoti, vuole inserirti. Che splendore, che dignità, che felicità, che sicurezza! … Rimani ora come se fossi in mezzo, non sapendo a quale gruppo il giudice ti destinerà.

…Davvero, Signore, la vita dipende dalla tua volontà. … Pensa che ora sei unita alla compagnia dei santi, e ascolta la sua voce che decreta: Venite benedetti del Padre mio, ricevete il regno che è stato preparato per voi fin dall’origine del mondo.

Cosa sarà questo regno noi non riusciamo a immaginarlo, tanto meno a esprimerlo in parole o a metterlo per iscritto. Questo so, che niente mancherà di quello che tu desideri trovare e che niente ci sarà che tu non voglia. Non ci sarà dunque alcun lutto o alcun pianto, nessun dolore o timore, nessuna tristezza, nessuna discordia o  invidia, nessuna tribolazione, nessuna tentazione, nessun cambiamento di tempo, né un cielo coperto di nuvole, nessun sospetto né ambizione, né adulazione, né calunnia, nessuna malattia né vecchiaia, né morte, non povertà né tenebre, nessun bisogno di mangiare o bere o dormire, nessuna fatica, nessuna debolezza.

Quale bene allora mancherà? Dove non c’è né lutto né pianto, né dolore né tristezza, cosa può esservi se non perfetta letizia? Dove non c’è alcuna tribolazione o tentazione, alcun cambiamento di tempo né un cielo coperto di nuvole, nessun caldo eccessivo né freddo pungente, cosa può esservi se non un sommo equilibrio degli elementi naturali e una somma e autentica tranquillità dell’anima e del corpo? Dove non c’è niente che tu debba temere, cosa può esservi se non una sicurezza somma? Dove non c’è nessuna discordia o invidia, nessun sospetto o ambizione, nessuna adulazione o calunnia, cosa può esservi se non un sommo e autentico piacere? Dove non c’è nessuna povertà o cupidigia, cosa può esservi se non la pienezza di tutti i beni? Dove non c’è alcuna deformità, cosa può esservi se non autentica bellezza? Dove non c’è nessuna fatica o debolezza, cosa può esservi se non sommo riposo somma forza? Dove non c’è niente che sia per te grave e pesante, cosa può esservi se non somma facilità? Dove non si aspetta la vecchiaia, non si ha paura di una malattia, cosa può esservi se non autentica salute? Dove non ci sono notte né tenebre, cosa può esservi se non la luce perfetta? Dove la morte e la mortalità sono state cancellate, cosa può esservi se non la vita eterna?

C’è altro da cercare? Ma certo, ciò che sta al di sopra di tutte queste cose, cioè la visione, la conoscenza, l’amore del Creatore. Sarà visto in sé, sarà visto in tutte le sue creature, come colui che governa tutto senza affanno, che sostiene tutto senza fatica, che dona se stesso a ciascuno e in qualche modo si distribuisce ai singoli secondo la capacità di ciascuno, senza diminuire e senza dividersi. Si vedrà quel volto amabile e desiderabile, che gli angeli bramano vedere. Della sua bellezza, della sua luce, della sua tenerezza chi potrà dire qualcosa? Si vedrà il Padre nel Figlio, il Figlio nel Padre, lo Spirito santo in ambedue. Lo si vedrà non come in uno specchio e in modo confuso, ma faccia a faccia. Lo vedremo come è, quando si compirà la promessa che dice: Chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui (Gv 14, 21)”. Da questa visione deriverà quella conoscenza circa la quale egli stesso dice: Questa è la vita eterna, che conoscano te come unico Dio, colui che hai mandato, Gesù Cristo (Gv 17,3).

Da tutto questo scaturirà tanto amore, tanto ardore tenerezza, tanta dolcezza di carità, tanta abbondanza c godimento, tanta veemenza di desiderio, che né la sazietà diminuirà il desiderio né il desiderio impedirà la sazietà. Cosa è questo? Certo quello che l’occhio non ha mai visto né l’orecchio udito, né il cuore umano ha mai concepito quello cioè che Dio ha preparato per coloro che lo amano.

Ecco, sorella, ho cercato di seminare per te alcuni semi di meditazione spirituale perché tu possa fare memoria dei benefici passati di Cristo, fare esperienza di quel presenti, e vivere nell’attesa di quelli a venire. Da questi semi mi auguro che germogli e cresca un frutto abbondante, così che la meditazione risvegli l’affetto, l’affetto generi il desiderio, il desiderio faccia scorrere le lacrime, e queste lacrime siano per te un pane di giorno e di notte, fino a che tu appaia al suo cospetto, e sia accolta dal suo abbraccio, e dica quello che è scritto nel Cantico il mio diletto è per me, e io per lui.

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