Dalle omelie di san Giovanni Paolo II
La corsa del cuore e dello spirito
Celebriamo la festa di Santa Maria Maddalena e la liturgia è oggi contrassegnata da una sorta di movimento, di “corsa” del cuore e dello spirito, animati dall’amore di Cristo. Le parole di san Paolo: “caritas Christi urget nos” (2 Cor 5,14), che abbiamo ascoltato nella prima lettura, possono e debbono ispirare la vita di ogni sacerdote, come hanno contrassegnato quella di Maria di Magdala. La Maddalena ha seguito al Calvario colui che l’aveva guarita. È stata presente alla sepoltura di Gesù. Insieme con la Madre santissima e il discepolo amato ne ha raccolto l’ultimo respiro e la tacita testimonianza del costato trafitto: ha compreso che in quella morte, in quel sacrificio stava la sua salvezza. Ed il Risorto, come ci narra l’odierno Vangelo, ha voluto mostrare il suo corpo glorioso anzitutto a lei, che intensamente aveva pianto la sua morte. A lei ha voluto affidare “il primo annuncio della gioia pasquale” (Colletta), quasi a ricordarci che proprio a chi fissa lo sguardo con fede e con amore sul mistero della passione e morte del Signore, viene svelata la luminosa gloria della sua risurrezione. Maria Maddalena ci insegna così che le radici della nostra vocazione di apostoli affondano nell’esperienza personale di Cristo. Dall’incontro con Lui ha origine un nuovo modo di vivere non più per se stessi, ma per Lui, che è morto e risorto per noi (cfr 2 Cor 5,15), lasciando alle spalle l’uomo vecchio per conformarsi sempre più pienamente a Cristo, Uomo nuovo. Quest’insegnamento di vita è, con speciale eloquenza, per noi pastori della Chiesa, chiamati a guidare il Popolo di Dio con la parola, ma anzitutto con la testimonianza della vita. E pertanto chiamati ad un’intimità più grande con Cristo, che ci ha scelti come amici: “vos autem dixi amicos” (Gv 15,15). Carissimi fratelli nel sacerdozio, auguro a ciascuno di voi di mantenere sempre viva la vostra comunione con Cristo. Vi sospinga, nel vostro apostolato, il suo amore, non solo nelle grandi occasioni, ma soprattutto in quelle ordinarie, nelle vicende di ogni giorno. L’intima unione con Dio, alimentata nella Santa Messa, nella Liturgia delle Ore, nella preghiera personale, muove il sacerdote a compiere con fede e carità il suo ministero pastorale. Sta proprio in quest’intimità con Gesù il segreto della sua missione. Preghiamo, nel corso di questa celebrazione eucaristica, perché il Signore ci renda degni ministri della sua grazia. Invochiamolo, per intercessione di Santa Maria Maddalena, affinché, attraverso di voi, carissimi sacerdoti, giunga ai residenti ed ai villeggianti di questa Regione l’incessante annuncio della morte e risurrezione di Cristo. (… ) E la Vergine Santa vegli materna su di voi e sul servizio apostolico che siete chiamati a svolgere con costante generosità, rendendolo ricco di abbondanti frutti di bene.
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