San Martino di Tours (m)

San Martino di Tours (m)

Quando:
11 Novembre 2021 h. 3:15 – 4:15
2021-11-11T03:15:00+01:00
2021-11-11T04:15:00+01:00
Dove:
Monastero Cistercense Valserena

Dai Discorsi di san Bernardo

In festo s. Martini episcopi sermo, 12-18. PL 183, 495.499.3-4.

 

 

Martino sopportava ogni oltraggio con una tale pazienza che persino da vescovo si lasciava ingiuriare dall’ultimo ecclesiastico senza con ciò mai rimuoverlo dal posto o privarlo del suo affetto, per quanto dipendeva da lui.

Penso che ricordiate tutti la storia del presbitero Brizio che Martino si era scelto come successore e a cui aveva profetizzato grandi prove in futuro. Brizio oggi è sugli altari, tanto che si può dire che Martino lo santificò con la sua fedeltà e la sua mansuetudine. Una volta, infatti, in cui Martino poteva udirlo, Brizio rispose a chi lo interrogava: “Se cerchi quell’allucinato, alza gli occhi: eccolo che cammina laggiù come un folle, guardando il cielo secondo il suo solito”. Tale era davvero l’abitudine dell’uomo di Dio che, sprezzando la terra, si volgeva verso il cielo; anzi, riteneva che appunto per questo aveva ricevuto un’alta statura. Sapeva che era lassù il suo tesoro, che lassù, alla destra del Padre, sedeva Cristo suo Signore e che non si sarebbe mai sentito appagato finché non l’avesse raggiunto. Perciò non fece caso di essere chiamato pazzo sulla terra, dal momento che la sua patria era nei cieli e i suoi occhi in fronte come quelli del saggio.  Il pensiero del cielo gli faceva versare abbondanti lacrime, tanto più copiose in quanto piangeva anche per i peccati di chi lo denigrava.

Martino era affamato di giustizia: lo attestano tutte le sue azioni, specialmente il suo zelo nel combattere l’idolatria, nel demolire i templi pagani, nel distruggere le statue e abbattere i legni sacri. Non esitava ad esporsi al pericolo per eliminare quelle cause di gravi scelleratezze in mezzo al popolo. Il Salvatore stesso si gloriava con gli angeli di aver messo alla prova la carità di Martino verso i poveri, mostrando la metà del mantello con cui l’aveva rivestito.

Ora che san Martino è entrato nella gloria chiediamogli di esercitare davanti al sommo giudice anche per noi miseri quella compassione che gli fece strappare alla morte e ai supplizi vari condannati. Per costoro talvolta passò la notte steso davanti alla porta del giudice terreno. Come Dio, che allora gli concesse di essere ascoltato, non lo esaudirà?

La purezza del suo cuore si rivela bene nell’ultimo episodio della sua vita, quando alle soglie della morte non si lasciò disorientare dal demonio, dicendogli: “Non troverai nulla in me da accusarmi; Abramo mi riceve nel suo seno“. Terminò infatti i suoi giorni con un’opera di riconciliazione: pur sapendo che si avvicinava la sua fine, si recò da alcuni membri del clero in discordia tra loro e quando vi ebbe riportato la pace, entrò nella quiete eterna.

 

Views: 0