Dal Commento al Vangelo di Matteo di San Cromazio di Aquileia
Poiché dunque la santa Vergine Maria concepì per opera dello Spirito santo secondo l’annuncio a lei rivolto dall’angelo, e poiché appariva incinta, san Giuseppe, cui era fidanzata la stessa vergine Maria, ancora all’oscuro di un sì grande e segreto mistero, volle rompere segretamente il fidanzamento. È quanto aggiunge l’evangelista: Giuseppe, che era giusto, e che non voleva ripudiarla, volle licenziarla in tutto segreto. Riteneva che fosse donna adultera colei che, pur incinta, restava ancora vergine; pensava che fosse contaminata colei che era madre di ogni verginità; riteneva degna di morte colei che aveva in sé concepito l’autore della vita! Osserva tuttavia il progetto dell’uomo giusto; benché ritenesse che la santa vergine Maria fosse adultera, non voleva che venisse esposta ad una condanna pubblica, per non contaminarsi la coscienza con il sangue di un’altra persona. (…) quando dunque san Giuseppe era sul punto di mandarla via segretamente, poiché era ancora all’oscuro di un così grande mistero, mediante una visione di un angelo si sentì dire: Giuseppe, figlio di David, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito santo. Perciò san Giuseppe viene messo al corrente del mistero celeste, perché non avesse a pensare sul conto della verginità di Maria in modo diverso da quel che era in realtà. Sarebbe stato empio che un giusto qual era Giuseppe potesse sbagliarsi sul conto di una verginità tanto eccelsa. Viene perciò reso conscio del segreto al fine di rimuovere qualsiasi errato sospetto, e per essere reso partecipe del bene che deriva dal sacramento. È questa la ragione per cui gli fu detto: non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito santo, di modo che Giuseppe potesse conoscere sia l’integrità verginale di Maria che l’origine divina del parto. Un sì grande mistero non poteva venire rivelato ad un altro uomo che non fosse Giuseppe, perché lui era a diritto ritenuto sposo di Maria, lui che nel nome stesso escludeva qualsiasi ombra di peccato. Tradotto dall’ebraico, difatti, Giuseppe significa senza obbrobrio. Ma anche in questo caso si deve vedere un mistero: all’inizio dei tempi il diavolo rivolse prima la parola ad Eva, e poi all’uomo, così da iniettare in loro il seme di morte. Nel nostro caso, invece, l’angelo santo prima parla a Maria, poi a Giuseppe, per rivelare loro il Verbo della vita. Nel primo caso la donna venne scelta per scatenare nel mondo il peccato; qui Maria viene innanzitutto scelta per offrire il dono della salvezza. Nel primo caso, l’uomo è caduto per colpa della dona; nel secondo caso, l’uomo risorge per merito di una vergine. Così si comprende perché l’angelo abbia detto a Giuseppe: Giuseppe, figlio di David, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dalla Spirito santo.
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