S. Lutgarda (m)

S. Lutgarda (m)

Da “Che sono queste ferite” di Thomas Merton

 

 I peccatori appartengono a titolo speciale al sacro Cuore di Cristo.

Il carattere della sua vocazione s’impresse sempre più profondamente nell’anima di Lutgarde per una serie di visioni avute nel tempo del ( questo )  secondo digiuno, visioni che aveva quasi ogni giorno e, ordinariamente, durante la Messa. Vedeva Gesù stare in piedi davanti al suo celeste Padre, mostrandoGli le sue ferite che apparivano recenti e ancora piene di sangue. Volgendosi a Lutgarde Nostro Signore le diceva: «Non vedi come mi offro interamente a mio Padre per i miei peccatori? Allo stesso modo vorrei che per i miei peccatori tu offrissi interamente te stessa a me, e dissipassi cosi la collera che è stata accesa contro di loro in conseguenza del peccato. » «I miei peccatori»: la frase è ripetuta due volte nella narrazione di Tommaso di Cantimpré e si sente che la Santa aveva lasciato nel suo biografo l’impressione del profondo significato dì questa parola — significato che essa aveva appreso direttamente dalle labbra del Signore nella sua visione. È veramente la voce dell’amore di Cristo che noi udiamo qui: di quell’amore che lo portò sulla Croce per salvare i peccatori, per riscattare tutti gli uomini dall’inferno. I peccatori appartengono all’amore infinito che li ha creati e che li sostiene ad ogni momento nell’essere. Ma appartengono a un titolo speciale a Gesù, al suo Sacro Cuore, perché, morendo per essi inchiodato alla Croce, Egli ne rivendicò il possesso come suo proprio. I mistici del Sacro Cuore si son resi conto, meglio di ‘ qualsiasi altro, dell’intensità di amore che continuamente induce in cielo l’Umanità glorificata di Cristo a intercedere per i Suoi peccatori. Questa intercessione del Sacro Cuore riecheggia e si ripete in tutto il Corpo Mistico che vive della vita di quel Cuore, della carità che è il Suo Santo Spirito. Quando una delle membra del corpo soffre, soffrono insieme tutte le altre. Cristo può parlare dei Suoi peccatori con la stessa verità con cui parla delle Sue mani e dei Suoi piedi sanguinanti: essi fanno, altrettanto realmente, parte di Lui, del suo Mistico Corpo. Sono le sue membra ferite, e di ferite piene di veleno: dovranno forse essere amputate per salvare le altre membra ancora sane: ma nel frattempo le membra sane intercedono per esse, uniscono le loro preghiere e le loro lagrime a quelle di Cristo loro Capo, e a quelle dello Spirito Santo,  loro Cuore.

Ecco che cosa fece sulla terra Santa Lutgarde e che cosa fecero con lei, e ancora fanno in cielo, tanti altri Santi.

 

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