S. Bonaventura da Bagnoregio (m)

S. Bonaventura da Bagnoregio (m)

Dal quinto Sermone sull’Annunciazione di s. Bonaventura

 

La fragilità umana non ha nulla da temere da Maria

 

Maria fu piena di grazia fecondante che le consentì di concepire senza ombra di corruzione, conservando cioè intatta la sua integrità verginale. L’angelo infatti le disse: «Hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù» (Le 1, 30-31). Fu veramente piena di grazia non solo nello spirito ma anche nel grembo, come dice Girolamo: “Ella fu davvero piena perché, mentre a tutti gli altri la grazia viene elargita gradualmente, in Maria ne fu riversata la pienezza tutta in una volta”. Dice bene Bernardo: “Maria si è scelta la parte migliore” (Lc 10, 42).

“La parte migliore”, certo, perché se è buona cosa la fecondità coniugale, ancora più buona è la castità verginale, ma è cosa ottima la fecondità verginale o la verginità feconda: questa appunto è privilegio di Maria e di nessun altro, per cui giustamente si dice che “non le sarà mai tolta”. E ancora: “II grembo inviolato, casto e integro di Maria quale prato ubertoso produsse il fiore eternamente fresco, la cui bellezza non conobbe corruzione e il cui splendore non verrà mai meno”.

E a motivo di questa pienezza di virginea fecondità dobbiamo dire: «Ave».

Da ultimo fu piena di grazia traboccante perché fosse di giovamento alla salvezza dell’umanità, cosi che nessuno potesse sottrarsi al suo calore (cf. Sl 18, 6), per cui è possibile applicare a Lei quanto si legge nel libro dell’Ecclesiastico: “In me vi è ogni grazia di via e di verità, in me ogni speranza di vita e di forza. Venite a me voi tutti che mi bramate e sarete ricolmi dei miei frutti” (Sir 24, 25-26, Vulgata). «In me», dice, «vi è ogni grazia di via e di verità», perché ha generato il Verbo Incarnato: il Verbo Unigenito del Padre, che è appunto “pieno di grazia e di verità” (Gv 1, 14).

Cosciente quindi di avere la grazia in sovrabbondanza, invita tutti ad attingere alla sua pienezza. Dice bene Girolamo: “La beata Vergine Maria è aiuto universale, protezione sicura di coloro che guardano a lei, rifugio dei cristiani che ricorrono a lei, consolazione degli afflitti, via sicura degli erranti, riscatto degli schiavi e mediatrice di tutti presso Dio”. Come pure Bernardo: “Dalla sua pienezza tutti ricevono”. Perciò conviene rifugiarsi presso di lei, come esorta lo stesso Bernardo: “Che deve temere da Maria l’umana fragilità? In lei nulla vi è di spietato, di malevolo, di austero e di molesto; ella è tutta dolcezza, soavità, misericordia, e a tutti offre latte e lana”.

A buon diritto puoi dunque rivolgerti a lei dicendo: “Ave, o piena di grazia” sovrabbondante.

 

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