Dall’ Orazione pastorale di S. Aelredo
Ti chiedo la sapienza perché sappia governare il tuo popolo
Mio Dio, tu ben conosci la mia stoltezza e la mia debolezza non ti è nascosta. Non ti chiedo, dolce Signore, né oro né argento, né pietre preziose, ma la Sapienza, affinché io possa governare il tuo popolo. Inviala dal trono della tua maestà, o Fonte di Sapienza, affinché essa abiti in me, parli in me; disponga i miei pensieri, i miei discorsi, tutte le mie azioni e le mie decisioni, secondo il tuo beneplacito e ad onore del tuo Nome, per il loro progresso spirituale e per la mia salvezza.
Tu conosci il mio cuore, o Signore, tutto quello che hai donato al tuo servo voglio donarlo senza riserva e usarlo interamente per loro. Desidero, soprattutto consumarmi per loro. Che sia così, o mio Signore, che sia così! I miei sentimenti e le mie conversazioni, le mie occupazioni e il mio riposo, i miei pensieri e le mie azioni, i miei successi e i miei fallimenti, la mia vita e la mia morte, la salute e la malattia, tutto quello che io sono, quello che vivo, quello che sento, quello che comprendo… tutto sia donato a loro, per i quali Tu stesso non hai risparmiato la tua vita. Insegna, dunque, a me tuo servo, o Signore, insegnami, mediante lo Spirito Santo, a donarmi a loro e a sacrificarmi per essi.
Per la tua grazia ineffabile, o Signore, dammi di poter sopportare con pazienza le loro debolezze, di compatirle benevolmente, di venir loro incontro con discrezione. Che io impari, alla scuola del tuo Spirito, a consolare quelli che sono tristi, a confortare i pusillanimi, a rialzare coloro che sono caduti, a essere debole con chi è debole, ad ardere di indignazione insieme a coloro che sono scandalizzati, a farmi tutto a tutti per guadagnarli. Metti sulle mie labbra parole rette e chiare affinché essi rimangano saldi nella fede, nella speranza e nella carità, nella pazienza e nell’obbedienza, nel fervore dello spirito e nella devozione del cuore…
Tu conosci, dolce Signore, quanto io li ami e come il mio cuore languisca di tenerezza per loro. Ascoltami dunque, ascoltami, Signore mio Dio, e i tuoi occhi siano aperti sopra di essi giorno e notte. Stendi le tue ali e proteggili, Signore pieno di bontà, stendi la tua mano destra e benedicili; effondi nei loro cuori lo Spirito Santo ed Esso li custodisca nell’unità di spirito e nel vincolo della pace, nella castità del corpo e nell’umiltà dell’anima. Questo Spirito assista quelli che pregano, riempia l’intimo della loro anima con l’unzione del tuo Amore, rinvigorisca il loro spirito con la soavità della compunzione e illumini il loro cuore con la luce della grazia; li rialzi la speranza, li renda umili il timore, li riscaldi la carità.
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