Dai Discorsi di san Bernardo
Maria, mediatrice di salvezza
L’uomo Cristo Gesù è il mediatore fedele e onnipotente tra Dio e gli uomini. Oggi, però, la maestà divina di Cristo polarizza il nostro rispetto, perché non vediamo più la sua umanità. Essa è stata come assorbita nella divinità, non perché abbia perduto la propria natura, ma perché è stata deificata. Quindi, non esaltiamo soltanto la misericordia di Cristo, ma temiamo i suoi giudizi. Gesù imparò a compatire le nostre infermità da tutto quello che sofferse; però ha ricevuto dal Padre il potere di giudicare l’uomo.
Il nostro Dio è un fuoco divoratore: il peccatore come non dovrebbe aver paura di perire sotto lo sguardo di Dio, quando si avvicina a lui, e di fondere come la cera davanti al fuoco?
Qui allora interviene colei che è la benedetta tra le donne. Ella può svolgere una missione efficace nella riconciliazione dell’uomo con il suo Dio. Nessuno meglio di Maria può attuare la necessaria mediazione presso l’unico Mediatore divino che temiamo. Eva fu mediatrice della disgrazia, giacché per mezzo suo l’antico serpente inoculò il veleno di morte nell’umanità. Maria, al contrario, è la mediatrice fedele che porta a tutti l’antidoto della salvezza.
Eva fu strumento di seduzione, Maria lo è di riconciliazione. L’una incitò all’atto prevaricatore, l’altra ha inaugurato la redenzione.
Perché la nostra fragilità dovrebbe aver paura di accostarsi a Maria? Niente di aspro o terribile in lei. La Madre di Dio è la soavità in persona, che offre a tutti il latte e la lana.
Rammenta gli episodi del vangelo. Trovi forse in Maria la minima traccia d’irritazione, di durezza o un pallido cenno di sdegno? Se così fosse, non fidarti di lei e temi pure di avvicinarla. Ma, davvero, non troverai che grazia e bontà, dolcezza e misericordia.
Ringrazia, dunque, la Provvidenza di averti dato, nella sua infinita pietà, una mediatrice degna della massima fiducia. Nell’eccesso del suo amore, Maria si fa tutta a tutti, e si dona ai sapienti come agli insensati. Ci apre il seno della misericordia di Dio, perché abbiamo parte a quella pienezza. Lo schiavo troverà la liberazione, il malato la salute, l’afflitto attingerà conforto, il peccatore incontrerà il perdono. Il giusto troverà la grazia, l’angelo la letizia, e la Trinità ne sarà glorificata.
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