Strada Provinciale del Poggetto
48, 56040 Cecina LI
Italia
Primo sermone nella Purificazione di Maria
di San Bernardo
Sul canto Abbiamo ricevuto, o Dio, la tua misericordia
La pace di Cristo e di chi lo accoglie
Oggi la Vergine Madre conduce all’interno del tempio il Signore del tempio, ed anche Giuseppe presenta al Signore il figlio non suo ma di Dio, in cui il Padre ha posto la sua compiacenza. Il giusto Simeone riconosce Colui che attendeva ed anche la vedova Anna lo confessa. Questi quattro protagonisti celebrarono per la prima volta la processione di oggi, perché fosse poi celebrata in ogni luogo e da ogni popolo nell’esultanza di tutta la terra. E non fu proprio da meravigliarsi se fu una piccola processione, poiché era piccolo colui che in essa veniva ricevuto. In quella processione il peccatore non ebbe alcun posto: tutti erano giusti, tutti santi, tutti perfetti. Ma forse Signore, salverai soltanto questi? Cresca il corpo, cresca anche, la misericordia. Tu salverai, Signore, uomini e bestie quando moltiplicherai, o Dio la tua misericordia. Nella seconda processione ormai lo precedono le folle, lo seguono le folle; non la vergine lo porta, ma un asinello. Allora non respingerà nessuno, … non li respingerà, ripeto, ma se non mancheranno loro gli abiti propri degli apostoli, se la loro dottrina, se la giustizia dei costumi, se l’obbedienza, se la carità coprirà una moltitudine di peccati, per questo non li giudicherà più indegni della gloria della sua processione. Anzi a maggior ragione possiamo pensare che quella stessa gloria che sembra concessa a pochi, sia riservata anche a noi. Perché non avrebbe dovuto riservare alla discendenza ciò che aveva donato agli antichi padri?
Davide, re e profeta, esultò nel vedere questo giorno, lo vide e se ne rallegrò. Se non avesse visto come avrebbe potuto cantare: Abbiamo ricevuto Dio la tua misericordia nel mezzo del tuo tempio? Davide ha ricevuto questa misericordia del Signore, l’ha ricevuta anche Salomone, l’abbiamo ricevuta anche noi e tutti quelli che sono destinati alla vita, perché Cristo è ieri, oggi e in eterno. La misericordia è, infatti, nel mezzo del tempio, non in un angolo o in una stanza appartata, perché non c’è preferenza di persone presso Dio. E’ posta in un luogo comune, è offerta a tutti e nessuno ne rimane privo, se non chi la rinnega. Le tue acque, Signore Dio, rifluiscono all’esterno, e nonostante questo la tua sorgente ti appartiene e ad essa non beve lo straniero. Chi ti appartiene non vedrà la morte prima di vedere il Cristo del Signore, e poter essere lasciato andare tranquillo, in pace. Perché non dovrebbe essere lasciato andare in pace colui che ha nel cuore il Cristo del Signore? Egli, infatti, è la nostra pace, lui, che per mezzo della fede abita nei nostri cuori. Tu come potrai uscire da qui, anima infelice che non conosci Gesù, guida del cammino? Alcuni, infatti, non conoscono Dio. E perché questo? Senza dubbio perché la luce è venuta nel mondo, e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce. E la luce, dice, risplende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta. Come se dicesse: e le acque rifluiscono nelle piazze, e lo straniero non beve da esse; e la misericordia è nel mezzo del tempio, e tuttavia non vi si accostano coloro che sono destinati alla condanna eterna. Sta in mezzo a voi, o miseri, uno che voi non conoscete e per questo morendo prima di aver visto il Cristo del Signore, non sarete lasciati andare in pace, ma piuttosto sarete portati via dalle belve ruggenti, pronte a divorare la preda.
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