P. Joseph Cassant (m)

P. Joseph Cassant (m)

Quando:
17 Giugno 2020 h. 3:15 – 4:15
2020-06-17T03:15:00+02:00
2020-06-17T04:15:00+02:00
Dove:
Monastero Cistercense Valserena

Da Toi seul me suffit di André Malet

 

“La via del Cuore di Gesù”

Tutta l’ascesi e la mistica del Cuore di Gesù sta in quello che oseremo chiamare questo slogan che P. André aveva scelto per se stesso al momento della sua ordinazione sacerdotale (1886) “Tutto per Gesù”. Sapendo per esperienza personale il dinamismo divino di cui queste tre piccole parole sono cariche, suggerirà la formula al suo novizio.

Era gettare una scintilla sulla paglia. Il motto diviene immediatamente un grido di adesione alla generosità, un atto di amore e di adorazione per il giovane uomo ingaggiato a sua insaputa nella “via” molto prima della sua entrata in monastero, come il Padre-Maestro l aveva presentito. Ormai si trova il motto abbondantemente seminato in tutti gli scritti, diari intimi, immagini pie, in finale delle lettere, sia in forma lunga che nella forma abbreviata TpG. Traduce tutta la sua volontà, tutta la sua anima. Non ammette che niente in Lui né che emana da Lui non sia per Gesù. Per questo vuole dare alla minima delle sue azioni il carattere di una offerta amorosa, e questa la vuole perfetta. Non ha cura della sua insignificanza, conosce tutta la dignità di cui la riveste il motivo che la ispira: “A ogni azione, ogni secondo, è per amore, o Gesù, che io faccio questo”. E ancora “Tutto per la gloria di Gesù, nulla per mio proprio interesse: farò ciò che credo piaccia di più a Gesù.”

Che farà dunque? Il suo dovere di stato. Possiamo sorprendere queste incessanti fiammate di amore nel banale quotidiano poiché le ha affidate alla carta, come per dar loro maggiore consistenza nell’affermarle. Studia, è per Gesù: “Studio, intenzione di piacere a Gesù. Imparare per Gesù” Scrive, è per Gesù: “Ciò che scrivo non mi ci attacco, lo faccio per Gesù” Lavora con le mani, è per Gesù: “Lavoro manuale, intenzione: sempre piacere a Gesù.” “Al lavoro tutto ciò che io farò sarà per aumentare il mio amore per Gesù. Per esempio, se taglio l’erba taglierò bene l’erba alla radice, perché questo sia un atto d’amore per amare Gesù sempre più.” Mangia. “E’ per Gesù. Bisogna. Mangiare soltanto per piacere a Gesù” Dorme: è per Gesù “Sentendo venire i sonno mi abbandonerò sempre più per amare Gesù, e dormirò unito a Gesù.” Soffre. “E’ per Gesù: “Soffrirò sulla terra e in Purgatorio, se Gesù lo vuole, per piacergli.” Anche per una leggera indisposizione “soffrire tutto per amore”. Rinuncia: è per Gesù “Non guarderò mai la tribuna. Rinuncia in onore di Maria, per Gesù” “respingere il sonno…per Gesù. Rimanere al sole d’estate, all’ombra d’inverno: tutto per Gesù.” Quando verranno le grandi prove morali, o fisiche, la reazione sarà la stessa, lo stesso grido sgorgherà spontaneamente dal cuore: “Tutto per Gesù”. La sua volontà è invariabilmente fissata in questa risoluzione: “mi sforzerò di fare tutto per amore, qualsiasi cosa faccia: che io suoni la campana o che io cammini, che io sia in Coro o che io sia in capitolo.”

Al mattino della sua ordinazione sacerdotale ripeterà con indicibile fervore: “Non vivere che d’amore e per amore.” Si comprende tutta la sincerità della sua stima del tempo: “Il tempo è donato per piangere i dispiaceri causati a Gesù…Ogni secondo vale una eternità d’amore.”

 

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