Da Ingravescentibus malis di Pio XI
Il santo rosario
(…) Tra le varie suppliche con le quali utilmente ci rivolgiamo alla Vergine Madre di Dio, il Santo Rosario senza dubbio occupa un posto speciale e distinto. Questa preghiera, che alcuni chiamano « Salterio della Vergine » o «Breviario del Vangelo e della vita cristiana », dal Nostro Predecessore di f. m. Leone XIII con questi vigorosi tratti è descritta e raccomandata: «Ben ammirabile è questa corona intrecciata dalla salutazione angelica, cui si inframmezza l’orazione domenicale, e si unisce l’obbligo della meditazione interiore; essa è una maniera eccellente di pregare ed utilissima al conseguimento della vita immortale».E ciò ben si deduce dagli stessi fiori con cui è formato questo mistico serto. Quali preghiere infatti si possono trovare più adatte e più sante? La prima è quella che lo stesso Nostro Divin Redentore pronunciò quando i discepoli Gli domandarono «Insegnaci a pregare»; santissima supplica, che come offre il modo, per quanto a noi è dato, di rendere gloria a Dio, così considera tutte le necessità del nostro corpo e della nostra anima. Come può l’Eterno Padre, pregato con le parole dello stesso suo Figlio, non venirci in aiuto? L’altra preghiera è la salutazione angelica, che inizia con l’elogio dell’Arcangelo Gabriele e di Santa Elisabetta, e termina con quella piissima implorazione con cui chiediamo l’aiuto della Beata Vergine adesso e nell’ora della nostra morte. A tali invocazioni fatte a viva voce si aggiunge la contemplazione dei sacri misteri, per cui ci sono posti quasi sotto gli occhi i gaudii, i dolori e i trionfi di Gesù Cristo e della Sua Madre, in modo che riceviamo sollievo e conforto nei nostri dolori; così che seguendo quegli esempi santissimi, per gradi di virtù sempre più alti, ascendiamo alla felicità della patria celeste. Questa pratica di pietà, Venerabili Fratelli, mirabilmente diffusa da San Domenico non senza l’altissimo suggerimento e l’ispirazione della Vergine Madre di Dio, è senza dubbio facile a tutti, anche agli indotti e alle persone semplici. Ma quanto si scostano dal cammino della verità coloro che reputano tale devozione una fastidiosa formula ripetuta con monotona cantilena, e la rifiutano come buona soltanto per i fanciulli e per le donnicciuole! A questo proposito è da notare che tanto la pietà che l’amore, pur rinnovando tante e tante volte le stesse parole, non per questo ripetono sempre la stessa cosa, ma sempre esprimono qualcosa di nuovo, sgorgante dall’intimo sentimento di carità. Ed inoltre questo modo di pregare ha il profumo della semplicità evangelica e richiede l’umiltà dello spirito; sprezzata la quale, come il Divin Redentore insegna, ci è impossibile l’acquisto del regno celeste: «Vi dico, in verità, che se non vi farete piccoli come i fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli». Tuttavia, se il nostro secolo nella sua superbia irride e rifiuta il Rosario Mariano, una innumerevole moltitudine di uomini santi di ogni età, di ogni condizione, lo hanno sempre avuto carissimo, lo hanno recitato con grande devozione, e in ogni momento lo hanno usato come arma potentissima per fugare i demoni, per conservare integra la vita, per acquistare più facilmente la virtù; in una parola, per il conseguimento della vera pace agli uomini. Né mancarono uomini insigni per dottrina e per sapienza che, sebbene intensamente occupati nello studio e nelle ricerche scientifiche, neppure per un giorno hanno tralasciato di pregare in ginocchio e fervorosamente, dinanzi all’immagine della Vergine, in questa piissima forma. Così pure si fecero eguale dovere re e prìncipi, quantunque pressati dalle occupazioni e dagli affari più urgenti. Questa mistica corona, dunque, si trova e scorre non solo nelle mani della povera gente, ma è onorata anche da cittadini di ogni ordine sociale. E non vogliamo qui passare sotto silenzio che la stessa Vergine Santissima anche ai nostri tempi ha intensamente raccomandato questa maniera di pregare, quando apparve e ne insegnò con l’esempio la recita all’innocente fanciulla nella grotta di Lourdes.
Views: 1