Dai Sermoni di san Bernardo (Serm 52)
«La Sapienza si è costruita una casa», eccetera. Poiché la sapienza può essere intesa in diversi modi, bisogna chiedersi quale sia la sapienza che si è costruita una casa. Si parla infatti di «sapienza della carne», che è «ostile a Dio», e della «sapienza di questo mondo», che è «stoltezza davanti a Dio». Al dire dell’apostolo Giacomo, sono ambedue «terrene, carnali, diaboliche». Di quelli che sono saggi secondo questa sapienza si dice che fanno il male, non sanno fare il bene, e nella loro stessa sapienza sono accusati e si perdono, come è scritto: «Prenderò i sapienti per mezzo della loro astuzia», e: «Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l’intelligenza degli intelligenti». A sapienti del genere mi sembra che si adatti proprio bene e in modo adeguato quel detto di Salomone che recita: C’è un male che ho visto sotto il sole, ed è l’uomo che si ritiene sapiente. Nessuna sapienza di questo tipo, sia della carne sia del mondo, edifica una casa, piuttosto distrugge qualsiasi casa in cui vada ad abitare. C’è dunque un’altra sapienza, che viene dall’alto, e che è «anzitutto pura, poi pacifica». Si tratta di Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio, del quale l’Apostolo dice che «è diventato per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione».
Questa Sapienza, dunque, che era di Dio, che era Dio, venendo a noi dal seno del Padre, «si è costruita una casa», cioè la sua stessa madre, la vergine Maria, in cui «ha scolpito sette colonne». Che significa scolpire sette colonne se non che in lei si è preparato, con la fede e le opere, un’abitazione degna? Invero il numero tre riguarda la fede, a motivo della santa Trinità, mentre il quattro riguarda i comportamenti, in riferimento alle quattro virtù cardinali. Che poi nella beata Maria ci fosse la santa Trinità – e intendo una presenza di maestà là dove, in ragione dell’umanità che aveva ricevuto, c’era solo il Figlio – lo attesta il Messaggero celeste che, aprendole arcani misteri, le dice: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra». Ecco, qui hai l’Altissimo, la potenza, lo Spirito Santo: ci sono cioè il Padre, il Figlio e lo Spinto Santo. Né infatti può esserci il Padre senza il Figlio, o il Figlio senza il Padre, o senza l’uno e l’altro può esserci lo Spirito Santo che da ambedue procede, come insegna lo stesso Figlio: «Io sono nel Padre, e Padre è in me», e ancora: «Il Padre, che rimane in me, compie le sue opere». E chiaro che nel cuore della Vergine c’era la fede nella santa Trinità.
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