Dalla Vita di Maria di San Massimo il Confessore
Profezie riguardanti Maria tratte dai Salmi
Io certo ho fretta di raccontare i successivi avvenimenti della Vergine divinamente adorna, ma i miei pensieri non possono gareggiare con le parole del beato profeta Davide: per questo, ritornando un po’ indietro, richiameremo e mediteremo la profezia che il glorioso re e profeta ci ha comunicato in anticipo a riguardo della sua beata regina e figlia, la Madre di Dio. Infatti, nel Salmo 45, per la prima volta egli fa allusione al suo figlio Re, perché riferisce come lo Spirito Santo abbia delineato gli aspetti della sua gloria: la bellezza del suo volto e dei suoi fianchi, l’effusione della grazia dalle sue labbra, lo sgorgare della sapienza, l’unzione della felicità, il ricettacolo della potenza, la salvaguardia dell’arco, la posizione della spada ai suoi fianchi, lo scettro della provvidenza e lo scettro della potenza, che preannunciano il modo della sua Incarnazione, con la quale egli veramente combatte per la pace e per la giustizia; e al di sopra di tutto questo, il suo universale successo, la sua vittoria e il suo regno eterno. Tali superbe profezie egli le ha viste compiute nel nostro Signore Gesù Cristo, ma subito le ha armonizzate in bellezza con la sua santissima Madre. Che se alcuni commentatori hanno inteso queste parole come se si riferissero alla Chiesa, non c’è nessuna difficoltà di interpretarle come riguardanti la santa Madre di Dio: perché le parole che vengono dallo Spirito Santo non devono mai essere intese in maniera univoca, ma secondo diverse sfumature: esse infatti sono tesori di beni, e anche i Padri che hanno commentate a riguardo della Chiesa hanno detto bene. Ma anche interpretare la profezia come riguardante la Madre di Dio, è Vero e senza errore. Considerate, dunque, quanto sia bello il suo insegnamento, non soltanto sulla presentazione al tempio, ma anche sulle altre grazie spirituali della Vergine e sulla sua bellezza: «Hanno posto la regina alla tua destra» (Sal 44, 10). Questa espressione indica la presentazione al tempio, l’insediamento alla destra dell’altare nel Santo dei Santi che era considerato davvero come la destra di Dio. Il profeta poi ricorda il cumulo delle sue grazie: quanto fosse bella, come fosse ornata di vesti tessute d’oro e multicolori. L’abbigliamento gli è particolarmente caro, perché esso indica l’ornamento spirituale della Vergine- e se egli ricorda il suo tessuto d’oro, non di meno insegna che tutte le sue attrattive multicolori, ciascuna a modo suo, sono leggiadre e celesti; ma quando si sommano e si riuniscono insieme, la loro grazia è più ampia e sublime, appunto perché si fondono nell’anima beata della Vergine immacolata. Perciò la chiama: «Bella, multicolore» (Sal 44, 10), bella cioè di una bellezza di opere buone, di parole divine tutta plasmata secondo la volontà di Dio suo Salvatore. Come l’arcobaleno che si scorge tra le nubi è uno nella sua sostanza e nel nome, ma è variopinto e bello a vedersi, cosi la Vergine immacolata fin dalla sua infanzia è stata abbellita con l’ornamento inesprimibile delle grazie dai vari colori; e quanto più cresceva in età, tanto più cresceva l’ornamento della sua avvenenza. Per questo la sua bellezza piacque al re ed egli abitò con lei.
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