Memoria dei Defunti

Memoria dei Defunti

Quando:
11 Gennaio 2024 h. 3:15 – 4:15
2024-01-11T03:15:00+01:00
2024-01-11T04:15:00+01:00
Dove:
Monastero Cistercense Valserena

Dai Sermoni diversi di San Bernardo (Div 41, 11-12)

 

La beatitudine dei santi

 

Spesso il Signore clemente e misericordioso fa risplendere il suo volto su di noi. Questo avviene quando, rimossa quella nube che impediva l’accesso della nostra orazione, ci accostiamo a Lui e veniamo illuminati, contemplando a faccia scoperta la gloria del Signore (2 Cor 3, 18). Dobbiamo intendere a faccia non del tutto svelata, perché ancora vediamo come in uno specchio e in maniera confusa, mentre siamo ancora prigionieri nel corpo: ma dice a faccia svelata rispetto alla tenebrosità dei corpi… Capita anche che venga quando non è cercato, che scappi quando lo si cerca, come nel Cantico dei Cantici la sposa fa vedere che lo ha cercato e non l’ha trovato, e senza che lo cercasse lo ha trovato. Incontrare questo volto non è trovare il volto glorioso del Signore che è sopra i Cherubini, perché agli angeli esso si mostra purissimo e splendidissimo, mentre a noi si fa vedere in immagini e figure materiali.

Poiché dunque non possiamo vedere quaggiù il volto di Dio come è, non abbiamo la gioia piena, fino a che ci attiri a sé, e il corpo si unisca al suo capo, e Dio sia tutto in tutti (1 Cor 15, 28). Là vi sarà la pienezza, qui c’è un assaggio. Qui infatti gustiamo e sperimentiamo come dolce è il Signore; ma questo assaggio non passa in bevanda, perché anche se vediamo, non penetriamo però. Nel gusto è dolce, nella pienezza è ammirabile. Ma le anime dei Santi libere dai corpi mortali, che già sono volate alle sedi celesti, anche se bevono, non ancora hanno la pienezza, non ancora sono inebriate. Anche se godono di una grande beatitudine, aspettano però la risurrezione dei loro corpi defunti, e quando nella loro terra possederanno il doppio (Is 61, 7), allora saranno ripiene di eterna letìzia. Per il momento infatti sono state date ad ognuno di essi singole vesti bianche, ed è stato loro detto di aspettare un po’ di tempo, fino a che gli empi siano doppiamente puniti, ed essi ricevano doppia ricompensa.

Non avendo dunque ancora quello che desiderano di avere, non possono inebriarsi, ma quella visione è per loro bevanda, sicché come bevono senza fatica, così senza fatica riposano, fino a che vengano saziati quando apparirà la gloria di Lui. Ma quando risorgeremo allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo (Ef 4, 13), e quella gloriosa città si adornerà di perle preziose, e tutti i suoi abitanti esulteranno di gioia, allora sarà anche per noi gioia piena alla sua presenza, perché lo vedremo così come egli è (1 Gv 3, 2). Allora ci sazieremo dell’abbondanza della sua casa, e saremo dissetati al torrente delle sue delizie (Sai 35, 9), e ci verrà detto: Bevete e inebriatevi, o carissimi (Ct 5, 1), in quanto, secondo il merito, l’anima possiederà per sempre l’illuminazione e il corpo la glorificazione.

 

 

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