Memoria dei Defunti

Memoria dei Defunti

Dalla Regola delle recluse del Beato Aelredo, abate

 

Il giudizio finale – dannati e beati

Ora passa a contemplare il terrore di quel giorno in cui saranno sconvolte le potenze dei cieli, gli elementi si dissolveranno al calore del fuoco, si apriranno gli inferi, e tutto ciò che è nascosto sarà rivelato”. Verrà dall’alto il giudice nella sua ira, il suo furore sarà come vampa ardente, e la tempesta il suo carro; verrà per fare vendetta nella collera e devastare tutto con la fiamma del fuoco. Beato chi è pronto ad andargli incontro. Cosa proveranno allora nel loro animo quelli che ora si insozzano nella lussuria, si dissolvono nell’avarizia, e si gonfiano di superbia? Usciranno gli angeli, e separeranno i cattivi dai giusti, ponendo questi alla destra e gli altri alla sinistra.

Pensa ora di trovarti davanti al tribunale di Cristo in mezzo a queste due compagnie, senza essere stata ancora assegnata a nessuna delle due. Volgi gli occhi ora alla sinistra del giudice, e contempla quella moltitudine di infelici. Che orrore, che fetore, che paura, che dolore! (…). Renditi conto ora di quanto tu debba amare colui che ti ha predestinato a essere separata da questa compagnia di dannati, con la sua chiamata ti ha messo a parte, e con la giustificazione ti ha purificata. Rivolgi ora gli occhi a destra, e fai attenzione alla compagnia dei beati nella quale, glorificandoti, vuole inserirti. Che splendore, che dignità, che felicità, che sicurezza! Alcuni siedono nella sublimità di chi pronuncia un giudizio, altri risplendono per la corona del martirio, altri portano il bianco fiore della verginità, altri sono fecondi per aver elargito elemosine, altri sono famosi per la dottrina e la scienza, tutti sono accomunati nell’unico patto della carità. Rifulge per loro il volto di Gesù, non terribile, ma amabile, non amaro, ma dolce, un volto che non spaventa, ma affascina.

Rimani ora come se fossi in mezzo, non sapendo a quale gruppo il giudice ti destinerà. O attesa crudele! Timore e spavento mi invadono, e mi avvolgono le tenebre. Se mi metterà tra quelli di sinistra, non lo accuserò di essere ingiusto; se mi assegnerà a quelli di destra, questo sarà da attribuire alla sua grazia, non ai miei meriti. Davvero, Signore, la vita dipende dalla tua volontà. Vedi dunque quanto il tuo cuore debba estendersi nel suo amore: avrebbe potuto con giustizia ritorcere anche contro di te la sentenza pronunciata contro gli empi, e invece ha voluto inserirti tra quelli che sono salvati.

Pensa che ora sei unita alla compagnia dei santi, e ascolta la sua voce che decreta: Venite benedetti del Padre mio, ricevete il regno che è stato preparato per voi fin dall’origine del mondo, mentre gli infelici udranno una parola dura, piena di ira e di furore: Via da me, maledetti, nel fuoco eterno”. Allora questi andranno, dice, al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna”. O crudele separazione, o sorte miserabile!

Tolti dunque di mezzo gli empi perché non vedano la gloria di Dio, e dopo aver inserito i giusti negli ordini degli angeli secondo il grado e il merito dei singoli, inizierà una gloriosa processione. In testa Cristo, nostro capo, dietro a lui tutte le sue membra. Allora sarà consegnato il regno a colui che è Dio e Padre perché egli regni in loro, ed essi regnino con lui ricevendo il regno che era stato preparato per loro fin dall’origine del mondo.

 

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