Immacolata Concezione di Maria (S)

Immacolata Concezione di Maria (S)

PADRI DEI PRIMI SECOLI

Da un Inno su Maria di Sant’Efrem il Siro

 

Voi tutti che siete capaci di discernimento, venite e ammiriamo

la Vergine madre, figlia di Davide…

Venite e ammiriamo la Vergine purissima,

meraviglia, unica fra le creature.

Ha dato la vita senza conoscere uomo,

con l’anima purissima colma di stupore.

Ogni giorno il suo spirito si dedicava alla lode,

poiché si rallegrava della doppia meraviglia:

virginità custodita, figlio dilettissimo!

Lei, perfetta colomba (Ct 6,8), ha portato in sè quell’aquila,

il Vegliardo dei tempi (Dn 7,9), cantando le sue lodi:

“Figlio mio, tu il più ricco, hai scelto di crescere

in un nido povero. Arpa melodiosa,

rimani nel silenzio come un bambino.

Lasciami, per favore, cantare per te:…

 

Dall’Inno Akatistos

Tu difesa di vergini,

Madre Vergine sei,

e di quanti ricorrono a Te:

che tale ti fece il Signore

di tutta la terra e del cielo, o illibata,

abitando il tuo grembo

e invitando noi tutti a cantare:

Ave, colonna di sacra purezza,

Ave, Tu porta d’eterna salvezza.

Ave, inizio di nuova progenie,

Ave, datrice di beni divini.

Ave, Tu vita hai ridato ai nati nell’onta,

Ave, hai reso saggezza ai privi di senno.

Ave, o Tu che annientasti il gran seduttore,

Ave, o Tu che dei casti ci doni l’autore.

Ave, Tu grembo di nozze divine,

Ave, che unisci i fedeli al Signore.

Ave, di vergini alma nutrice,

Ave, che l’anime porti allo Sposo.

Ave, Vergine e Sposa!

 

Dalle Omelie di Andrea di Creta

 

Tu sola sei senza menzogna il libro, scritto da Dio, della Nuova Alleanza che Dio stabili una volta con gli uomini. Tu sei quel «carro di Dio diecimila volte grande» {Sai 68,18), tu che hai condotto migliaia di coloro che sono stati allietati da lui incarnato. Tu sei il monte Sion, monte grasso, monte indurito «che Dio ha scelto a sua dimora» (Sai 68,17), dal quale colui che è sopraessenziale si coagulò e s’induri nella nostra carne fornita di anima intellettuale.

O tempio divino e umano essere terreno! O colonna morta e pilastro vivificante, che non illumini l’Israele esule carnale, ma per ispirazione divina dai luce a quello spirituale che viene guidato alla stabile luce della conoscenza. O nuvola tutta luce e «monte ombroso» (Ab 3, 3), che ombreggi non il popolo ingrato dei Giudei, ma «la stirpe eletta di Dio, la nazione santa» {1 Pt 2, 9), e le dai luce con le tue fiaccole materne! O più Pura di ogni oro e di ogni creatura, materiale e immateriale! O terra verginale, dalla quale spuntò il secondo Adamo, più antico del primo!

 

Dalle omelie mariane di Germano di Costantinopoli

 

Ave, o piena di grazie, tempio vivente della magnifica gloria (cf. Sai 29, 9) di colui che per noi è diventato uomo e per la nostra salvezza ha sopportato la carne. Ave, o piena di grazie, che apporti la vita e nutri colui che nutre: e con il latte dai da bere a colui che una volta fece sgorgare il miele da una pietra (cf. Dt 32, 13). Ave, o piena di grazie, monte di Dio, monte fecondo, monte ombroso (cf. Sai 68, 15), monte non scavato, monte di Dio chiaramente visibile. Ave, o piena di grazie, esultanza dell’anima, culto universale di tutto il mondo, e veramente buona mediatrice di tutti i peccatori. Ave, o piena di grazie, porta degli oppressi e formidabile difesa di coloro che con cuore sincero ti confessano Madre di Dio. Ave, o piena di grazie, che per la comune salvezza del genere umano hai portato in seno il Signore amante degli uomini. Ave, o piena di grazie, mirabile e compassionevole rifugio di tutti i cristiani, e visione più eccelsa di ogni magnifica bellezza.

 

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