Dai Padri della Chiesa
Dall’Esposizione degli Atti del Venerabile Beda
«Completati poi i giorni della Pentecoste si trovarono tutti insieme nel medesimo luogo». Cioè nel cenacolo, dove abbiamo detto precedentemente che erano saliti. Chi infatti desidera essere pieno di Spirito Santo deve trascendere il domicilio della carne con la contemplazione della mente. Come i quaranta giorni, durante i quali il Signore visse con i discepoli dopo la risurrezione, indicano il pellegrinaggio terreno della nostra Chiesa che risorge con Cristo, così il cinquantesimo giorno nel quale si riceve lo Spirito Santo esprime convenientemente la perfezione della vita beata, nella quale il travaglio della Chiesa temporale otterrà la ricompensa del premio eterno.
Dal Commento al Vangelo di Giovanni di san Cirillo d’Alessandria
Dunque, Dio Padre ha da se stesso e in se stesso il suo Spirito, ossia lo Spirito Santo, per mezzo del quale abita nei santi, e rivela loro i misteri, e che non è come uno impiegato per questo in qualità di ministro (non pensare qualcosa del genere), ma uno che esiste sostanzialmente in lui, e procede da lui in modo inseparabile e ininterrotto, e come uno che ritiene come sue quelle cose che sono di colui nel quale e dal quale è. Dio, infatti, abita nella creatura non altrimenti che per mezzo del Figlio nello Spirito. Ma questo Spirito è proprio anche dell’Unigenito: è infatti consustanziale al Padre. Poiché, dunque, dice, appare proprio di Dio Padre rivelare nel suo Spirito a chi ne è degno, e fare per mezzo di lui ciò che vuole, e in me sussiste per natura, per questo motivo ho detto che prende del mio per comunicarvelo.
Dai Discorsi di S. Agostino (267)
Il dono delle lingue.
Avete già udito che fu risposto all’aspettativa con un grande miracolo. Tutti i presenti conoscevano ognuno la propria lingua. Venne lo Spirito Santo; essi furono ripieni di lui e cominciarono a parlare nelle diverse lingue di ogni popolo, che non conoscevano né avevano imparato; gliele insegnava colui che era venuto. Entrò, furono ripieni, si effuse su di essi. E allora il parlare lingue diverse era un segno [della sua presenza]; chiunque riceveva lo Spirito Santo, appena era pieno dello Spirito, cominciava a parlare nelle lingue di tutti, e non soltanto quei centoventi. La stessa Scrittura ci dice che quegli uomini dopo aver creduto furono battezzati, ricevettero lo Spirito Santo, parlarono nelle lingue di tutti i popoli presenti. I presenti si stupirono: alcuni erano meravigliati, altri li deridevano così che dicevano: Costoro sono ubriachi e pieni di mosto. Si beffavano di loro, ma dicevano qualcosa di vero. Infatti erano otri riempiti di vino nuovo. Avete ascoltato la lettura del Vangelo: Nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; l’uomo carnale non può comprendere le cose spirituali 8. Il vivere secondo la carne è vecchiezza, la grazia è novità. Quanto più l’uomo si sarà rinnovato in meglio, tanto più profondamente comprenderà tutto ciò che è verità. Il vino nuovo era in ebollizione e dal vino in ebollizione sgorgavano le diverse lingue dei popoli.
Dal Trattato Contro le eresie di S. Ireneo
La missione dello Spirito Santo
“Il Signore, dando ai discepoli il potere di far rinascere gli uomini in Dio, diceva ad essi: Andate, istruite tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Per mezzo dei profeti infatti aveva promesso di effondere negli ultimi tempi questo Spirito sui suoi servi, perché profetassero; per questo discese anche sul Figlio di Dio, divenuto Figlio dell’uomo, abituandosi con lui ad abitare con gli uomini, a riposare tra di loro, e ad abitare nelle creature di Dio, operando in essi la volontà del Padre e rinnovandoli dall’uomo vecchio all’uomo nuovo di Cristo. Luca dice che questo Spirito discese sui discepoli nella Pentecoste, dopo l’ascensione del Signore, con il potere di portare alla vita tutte le genti e di aprire un nuovo testamento; e per questo nell’unità di tutte le lingue cantavano un inno a Dio, mentre lo Spirito raccoglieva nell’unità le tribù lontane e offriva al Padre le primizie di tutte le nazioni. Perciò il Signore promise di mandare il Paraclito, che ci rendesse ben disposti a Dio. Come infatti dalla farina asciutta non si può impastare una sola massa senza l’acqua, né un solo pane, così neppure noi, essendo molti, potevamo formare una cosa sola in Cristo Gesù senza l’acqua che è dal cielo. E come la terra arida non può produrre frutti se non riceve acqua, così anche noi, che eravamo prima legno secco, non avremmo mai dato frutti di vita senza la pioggia celeste mandata liberamente. Infatti i nostri corpi hanno ricevuto unità per mezzo di quel lavacro che li rende incorruttibili, le nostre anime invece per mezzo dello Spirito.
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