Domenica della Divina Misericordia (2.a di Pasqua)

Domenica della Divina Misericordia (2.a di Pasqua)

Dal Sermone XI nel Santo giorno di Pasqua di S. Aelredo

 

Dalla risurrezione la ricchezza dell’amore di Cristo

Com’è bello il fatto che Egli volle che le donne annunciassero ai discepoli la sua Risurrezione! Alle donne infatti spetta offrire il latte a chi è piccolo. Questo ha anche un altro significato. Coloro infatti che governano i piccoli e i deboli con grande compassione e condiscendenza, devono offrire loro questo latte, come una madre ai figli, e non devono mostrare loro le realtà profonde della divinità prima che siano nutriti da questo latte. Tale fu Paolo, che disse: Quasi a piccoli in Cristo vi ho dato d a bere latte, e non cibo solido. Giustamente Abramo che vide queste cose esultò.  Anche voi, fratelli, che vedete queste cose, esultate! Desiderate questo latte, bramate, gustate! Crescete in questo latte, e crescete verso la salvezza. Dice infatti l’Apostolo Paolo: Se confesserai con la tua bocca che Gesù è il Signore, e crederai con i l tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti sarai salvo.  Ma dobbiamo qui comprendere quella fede che opera per mezzo della carità. Raccogliete da questo latte, cioè da questa memoria della Risurrezione del Signore la ricchezza dell’Amore di Cristo.

Questo infatti significava quel burro di cui poco fa abbiamo parlato. Perché come dal latte si raccoglie il burro così dalla memoria che dobbiamo avere della Risurrezione del Signore, da quella vita che egli ha condiviso con i suoi discepoli, da quel contatto che hanno potuto avere con le sue ferite, da quelle lacrime che le donne hanno effuso vicino al suo sepolcro dobbiamo quasi ingrassare nell’amore di Lui. Siamo quasi come bambini appena nati bambini per l’innocenza, per la semplicità, affinché, deposto l’uomo vecchio, secondo il quale noi abbiamo vissuto prima e che è stato crocifisso con Cristo, come Cristo risorse dai morti per la gloria del Padre, così anche noi crocifissi con Lui e sepolti a tutti i desideri di questo mondo, meritiamo di risorgere qui in una vita nuova, e di godere con Lui, senza fine, nella risurrezione futura.

Si degni di concedercelo Gesù Cristo, nostro Signore che con il Padre e lo Spirito Santo vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen

 

 

 

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