Dedicazione S. Maria Maggiore (m)

Dedicazione S. Maria Maggiore (m)

Dal Quarto sermone per l’Assunzione di san Bernardo

 

La misericordia di Maria

Se vi è qualcuno che, nelle sue necessità, ti ha invocato e ricordi di non essere stato esaudito, questi, o Vergine beata, non parli della tua misericordia. Noi, tuoi poveri servi, godiamo insieme con te, per te, delle altre tue virtù, ma della tua misericordia godiamo per noi stessi. Noi lodiamo la verginità, ammiriamo l’umiltà, ma più dolce per noi, miseri, è la tua misericordia, quella misericordia che abbracciamo con più commozione, che ricordiamo con più frequenza, che invochiamo con più insistenza. È questa, infatti, che ha ottenuto la redenzione del mondo intero, che ha impetrato la salvezza di tutti gli uomini.

Sappiamo, infatti, che si mostrò premurosa per tutto il genere umano colei alla quale fu detto: Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Quella grazia che tu cercavi. Chi dunque, o benedetta, potrà mai esplorare la lunghezza e la larghezza, l’altezza e la profondità della tua misericordia? Infatti, la lunghezza della sua misericordia viene in soccorso, sino all’ultimo giorno, a chi la invoca. La sua larghezza riempie la terra, affinché tutta la terra sia ripiena anche della sua misericordia. Così la sua altezza ha rinnovato lo splendore della città celeste, e la sua profondità ha ottenuto la redenzione a coloro che giacevano nelle tenebre e nell’ombra di morte.

Per te, infatti, si è riempito il cielo, si è svuotato l’inferno, furono restaurate le rovine della celeste Gerusalemme e la vita perduta ritornò ai miseri in attesa.

Così la potentissima e piissima carità si espande nell’affetto della compassione ed è oltremodo efficace nel soccorso, in ambedue i casi egualmente copiosa.

A questa fonte, dunque, si accosti la nostra anima assetata; a questo tesoro di misericordia ricorra con ogni sollecitudine la nostra miseria.

Ecco, o Vergine benedetta, ti abbiamo accompagnata nella tua ascesa al Figlio con quella preghiera di cui siamo stati capaci, e ti abbiamo seguita, sia pure da lontano. D’ora innanzi la tua pietà riveli al mondo quella grazia che tu hai trovato presso Dio, ottenendo, con le tue sante preghiere, perdono ai colpevoli, guarigione ai malati, fortezza ai deboli, conforto agli afflitti, aiuto e liberazione a chi sta nel pericolo.

Anche in questo giorno di festa e di letizia, ai tuoi poveri servi che invocano, con la lode, il dolcissimo nome di Maria, elargisca per tua intercessione, o Regina clemente, i doni della sua grazia Gesù Cristo, Figlio tuo e nostro Signore, che è sopra ogni cosa Dio benedetto nei secoli.

 

 

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