Cuore Immacolato di Maria (m)

Cuore Immacolato di Maria (m)

Quando:
20 Giugno 2020 h. 3:15 – 4:15
2020-06-20T03:15:00+02:00
2020-06-20T04:15:00+02:00
Dove:
Monastero Cistercense Valserena

Dagli Inni di Romano il Melode

 

Dialogo di Maria con l’Angelo

2. L’Archistratega delle schiere celesti, ricevuto comando d’amore per l’uomo, si affrettò a presentarsi alla Vergine, come sta scritto (cf Le 1, 26-27). Giunto a Nazaret davanti alla casa di Giuseppe, si fermava attonito al pensiero che l’Altissimo volesse discendere fra gli umili e diceva: «L’intero cielo, con il suo trono di fuoco (cf. Is 66, 1), non è sufficiente ad accogliere il mio Signore, come sarà accolto da questa povera fanciulla? Il Terribile, da lassù si farebbe visibile in terra? Ma certo sarà come egli vuole! Quindi, perché mi fermo e non volo e non dico alla Vergine: “Ave, Vergine e Sposa”?».

3. Essendosi cosi espresso, il cittadino del cielo entrò nella casa della Santa e parlò a lei, ignara di nozze: «Salve, con te è il Signore!». Alla vista del Luminoso, la Vergine affatto rassicurata abbassò il capo e tacque. Collegando poi il pensiero a pensiero e riflessione a riflessione, esclamò: «Che vedo? che debbo pensare? Ha costui aspetto di fuoco ma voce di uomo, avanti a me. Mi incute timore e m’infonde coraggio, dicendomi: “Ave, Vergine e Sposa!”».

4. Quasi fascina di legno erano i pensieri che Maria veniva accumulando nel cuore: vi soffiò l’Infuocato e, quasi fuoco di paglia, consumò la paura di lei, poi disse: «O Luminosa non temere: hai trovato grazia presso il Signore. Non temere il ministro: io vengo a porgerti il Creatore. Darai al mondo un figlio: perché ti sconvolge il mio aspetto di fuoco? Metterai al mondo il Signore: perché temi un tuo simile? Perché hai paura di me, che dinanzi a te tremo per gli imminenti prodigi? Sono venuto a portarti il messaggio che mi è stato affidato e per dirti: Ave, Vergine e Sposa!».

5. Uditi questi discorsi, la Tuttasanta disse tra sé: «Ho sentito le prime parole senza comprendere, come potrò spiegarmi il resto? Costui, di fronte e me, mi saluta, ma non ne intendo lo scopo. E poi aggiunge altre cose terribili a dirsi: “Avrai un figlio, e lo darai alla luce”. Ma io non conosco uomo! Forse non sa egli che io sono sotto sigillo (Is 29, 11)? Forse egli ignora che sono vergine? No, non lo credo! Se non ne fosse informato, se non l’avesse saputo, non sarebbe venuto a dirmi: “Ave, Vergine e Sposa!”.

6. Come potrà avvenire ciò che dici? Svelami ora chi sei: Angelo, o uomo, debbo dirti? Celeste, o terrestre? Spiegami la tua natura e il tuo annuncio: perché soltanto se riesco a sapere chi parla, comprenderò di certo il senso del discorso. Dimmi dunque: da dove vieni? Vieni dal cielo o vieni dalla terra? Ora mi sento maggior coraggio e voglio discutere con te, in libertà. Il messaggio che trasmetti, dove ti fu dato? Non lo celare: fu pronunziata nel cielo la parola che mi riguarda? Perché allora non dici che sei un Angelo e non un uomo, tu che vieni a dirmi: “Ave, Vergine e Sposa”?

2. Alle parole della Vergine, Gabriele fu turbato nell’intimo, ma si astenne dal dare risposta brusca a colei che doveva dare alla luce il Signore. Tra sé e sé egli mormorava: «Neppur qui mi si crede! Prima fu nel Tempio, ora è in casa della Vergine. Lo stesso accadde per il dubbio: là fu di Zaccaria (cf. Le 1, 18), qui è di Maria. Eppure non posso, né mi azzardo a dare prova. Non ho il potere di soffocare la sua voce come lo ebbi per il vegliardo: allora fui capace di ridurlo al silenzio (cf. Le 1, 20), ma ora tremo al solo dire: “Ave, Vergine e Sposa!”

 

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