Da un documento dell’archivio della Casa Generalizia ocso,
presumibilmente Dom Andrè Malet, suo direttore spirituale
L’ultimo giorno di Padre Cassant
La notte è stata abbastanza piacevole. Alle due e mezzo gli viene portata la santa Eucarestia, come abitualmente. Il suo Padre spirituale arriva in quel momento; rimane accanto al malato per fare con lui l’azione di grazie. Che fu un colloquio con Gesù, Maria e Giuseppe.
A Gesù si chiese che quella comunione fosse il pegno della comunione eterna; a Maria che lo conducesse a Gesù, e ottenne che la morte fosse un sonno d’amore sul cuore di Gesù; a Giuseppe in questo giorno che gli era consacrato e nel quale da quando era entrato in monastero l’ammalato aveva sempre fatto la santa comunione per ottenere una buona morte, la preghiera fu: O buon san Giuseppe, amico di Gesù, voi che siete morto sul petto di Gesù e tra le braccia di Maria, fate che anche io mi addormenti sul cuore di Gesù e tra le braccia di Maria!
Si recitarono poi tre invocazioni: Gesù, Giuseppe, Maria, vi dono il cuore e l’anima mia, assistetemi nell’ultima agonia, fate che io spiri in pace in vostra compagnia!
Il malato prese poi un po’ di riposo. In capo a qualche istante il malato sembra più disturbato nella respirazione; il suo stato sembra aggravarsi. Il Padre infermiere arriva. L’ammalato entra sempre più in una crisi di sofferenza; a mala pena riesce a lasciarsi sfuggire qualche parola. Nella speranza di sollevarlo lo si aiuta a rialzarsi, perché egli dice di sentire qualcosa che lo opprime, che lo soffoca senza ben sapere definire ciò che prova. L’ammalato rimane avvinto al collo del suo Padre spirituale. Questi comprendendo tutta la sofferenza che il povero ammalato doveva sopportare e la gravità del suo stato, lo abbraccia con affezione, dicendo: «“Sacro Cuore di Gesù siate il mio amore!” Non è vero Padre Joseph?» «Si» risponde l’ammalato e si lascia cadere come un corpo senza vita. (…). Sembra allora non aver più conoscenza. Il Suo Padre spirituale gli suggerisce però una nuova giaculatoria e lo lascia per andare a celebrare la Messa di comunità dei fratelli conversi, detta Missa de Beata. Erano le tre. Dopo la Messa il Padre ritorna vicino all’ammalato. Il Padre Joseph non era più di questo mondo…si era addormentato nel bacio del Signore alle 3 e quindici minuti.
Il Padre Joseph moriva letteralmente sul Cuore di Gesù poiché questo Cuore nella sua tenerezza e bontà diventava in quest’ora suprema sua cauzione, suo supplemento.
Gli Angeli vedendo arrivare quest’anima nel loro coro dovettero gridare: “Chi è costei che sale dal deserto, ricca di delizie, appoggiata al Diletto?”.
Era il mercoledì dell’Ottava del S. Sacramento, due giorni prima della festa del Sacro Cuore di Gesù e un’ora dopo la sua ultima comunione. Forse manteneva ancora nella sua carne verginale, l’ostia immacolata che dev’essere il pegno della risurrezione.
Sacro Cuore di Gesù! Fate che vi amiamo come vi hanno amato i santi!
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