Beato Eugenio III N.O. (m)

Beato Eugenio III N.O. (m)

Quando:
8 Luglio 2023 h. 3:15 – 4:15
2023-07-08T03:15:00+02:00
2023-07-08T04:15:00+02:00
Dove:
Monastero Cistercense Valserena

Dalla lettera al Capitolo Generale cistercense del beato Eugenio III, papa

 

L’esempio dei padri

 

Figli dilettissimi, rivolgete il vostro cuore ai nostri primi Padri: essi fondarono il nostro sacro Ordine. Hanno abbandonato il mondo e ogni sua attrazione, lasciando che i morti seppellissero i loro morti e lasciando che altri si occupassero delle molte cose da fare, per loro, che scelsero la solitudine, era sufficiente rimanere seduti con Maria ai piedi di Gesù. Così potevano nutrirsi della manna celeste, con tanta più abbondanza, quanto più si allontanavano dall’Egitto.

Essi infatti, davvero uscirono dalla loro terra e dal loro paese; dimenticarono il loro popolo e la casa del loro padre. Fu così che il Re si invaghì della loro bellezza e li fece crescere in gran numero estendendo i loro rami sino ai confini della terra. La luce splendida della loro carità si riversò su tutto il corpo della Chiesa. La donna di Sarepta alla loro voce riempì innumerevoli vasi con quel poco olio che aveva nel suo orcio. Certamente, essi ricevettero le primizie dello Spirito e il profumo della loro soavità, come olio profumato, si espande sino a noi.

Perciò pensate e agite con molta attenzione se non volete degenerare dalle loro virtù. Voi che siete i rami di quell’albero non pensate nemmeno di staccarvi dalla radice; e come avete ricevuto da loro i semi della vita, così con essi producete i germogli e i frutti. Guardate in quanti chiedono il vostro olio e si raccomandano alle vostre preghiere perché vedono che le loro lampade stanno per spegnersi.

I figli di questo mondo fanno di tutto per accalappiarvi e si danno da fare per attrarvi al loro modo di vivere e pretendono che anche voi, qualche volta, attendiate alle occupazioni e agli affari, tutto questo per distogliervi dalla contemplazione e dal silenzio del deserto. Non lasciatevi vincere! Tenete davanti agli occhi della mente le istituzioni dei vostri Padri e secondo l’esempio del profeta, preferite piuttosto di essere poveri, ma di abitare nella casa del Signore, che abitare negli atri dei peccatori.

Voi sapete bene, di non avere nulla che non lo abbiate ricevuto, perciò pensate al Signore con bontà e a voi con umiltà, cosicché si veda che state seguendo le orme di colui che disse: “Quando avrete compiuto bene ogni cosa dite: “Siamo servi inutili””. E se per caso avete avuto il dono delle lingue, la grazia delle guarigioni, la scienza della profezia; se le vostre parole sono dolci, anzi, più fragranti di ottimi profumi; se il mondo vi onora e si compiace di correre dietro al profumo dei vostri unguenti, ciò è opera di colui che disse: “Il Padre mio opera sempre”.

 

 

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