B. Guerrico O.N. (m) – Settimana Cistercense

B. Guerrico O.N. (m) – Settimana Cistercense

Quando:
19 Agosto 2022 h. 3:15 – 4:15
2022-08-19T03:15:00+02:00
2022-08-19T04:15:00+02:00
Dove:
Monastero Cistercense Valserena

Da un discorso di Benedetto XVI ai giovani [1]

Conoscenza e amore 

(…) Come si può amare, entrare in amicizia con chi non si conosce? La conoscenza spinge all’amore e l’amore stimola la conoscenza. E’ così anche con Cristo. Per trovare l’amore con Cristo, per trovarlo realmente come compagno della nostra vita, dobbiamo innanzitutto conoscerlo. Come quei due discepoli che lo seguono dopo le parole del Battista e dicono in modo timido: “Rabbì, dove abiti?”, vogliono conoscerlo da vicino. E’ lo stesso Gesù che, parlando con i discepoli, distingue: “Chi dice la gente chi io sia?”, riferendosi a coloro che lo conoscono da lontano, per così dire, “di seconda mano”, e “Chi dite voi chi io sia?”, riferendosi a coloro che lo conoscono “di prima mano”, avendo vissuto con Lui, essendo entrati realmente nella sua vita personalissima fino ad essere testimoni della sua orazione, del suo dialogo con il Padre. Così anche per noi è importante non ridurci semplicemente alla superficialità dei tanti che hanno sentito qualcosa di Lui – che era una grande personalità ecc. – ma entrare in una relazione personale per conoscerlo realmente. E questo esige la conoscenza della Scrittura, dei Vangeli soprattutto, dove il Signore parla con noi. Non sempre sono facili queste parole, ma entrando in esse, entrando in dialogo, bussando alla porta delle parole, dicendo al Signore “Aprimi”, troviamo realmente parole di vita eterna, parole vive per oggi, attuali come lo erano in quel momento e come lo saranno in futuro. Questo colloquio con il Signore nella Scrittura deve essere sempre anche un colloquio non solo individuale, ma comunionale, nella grande comunione della Chiesa, dove Cristo è sempre presente, nella comunione della liturgia, dell’incontro personalissimo della Santa Eucaristia e del sacramento della Riconciliazione, dove il Signore dice a me “Ti perdono”. E anche un cammino molto importante è aiutare i poveri bisognosi, avere tempo per l’altro. Ci sono tante dimensioni per entrare nella conoscenza di Gesù. Naturalmente anche le vite dei Santi (…) ci aiutano a trovare il vero volto di Gesù. Solo così, conoscendo personalmente Gesù, possiamo anche comunicare questa nostra amicizia agli altri. Possiamo superare l’indifferenza. Perché anche se appare invincibile – in effetti, qualche volta l’indifferenza sembra che non abbia bisogno di un Dio – in realtà, tutti sanno che qualcosa manca nella loro vita. Solo avendo scoperto Gesù, si rendono conto: “Era questo che aspettavo”. E noi, quanto più siamo realmente amici di Gesù, tanto più possiamo aprire il cuore anche agli altri, perchè anche loro diventino veramente giovani, avendo cioè davanti a sé un grande futuro.

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[1] Incontro con i giovani a Genova, Discorso di sua santità Benedetto XVI, Domenica, 18 maggio 2008

 

 

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