Ascensione del Signore

Ascensione del Signore

Dai Padri della Chiesa

 

Dalle catechesi di Cirillo di Gerusalemme.

“Mentre Enoc fu trasportato, Gesù invece ascese. Richiama alla memoria tutto quello che abbiamo detto ieri su Elia: se Elia fu assunto su un carro di fuoco, ben diversamente il Cristo ascese su carri che «a migliaia e a migliaia lo esaltavano» se Elia fu assunto a oriente del Giordano, Cristo ascese a oriente del torrente Cedron; se Elia salì in cielo, Gesù penetrò nel cielo; se quello promise al suo discepolo il doppio del suo spirito, Cristo elargì ai suoi discepoli la grazia del suo Spirito, sì che ognuno non ne ebbe solo per sé ma tanta da poterla partecipare ai fedeli della Chiesa mediante l’imposizione delle mani.(…); se Elia infatti giunse fino al primo cielo, onore più grande conseguì Paolo giungendo fino al terzo . Dei tuoi apostoli non hai che gloriarti! Non furono né inferiori a Mosè né secondi rispetto ai profeti; rifulsero per santità come quelli, gloriosi gli uni e gli altri, ma i nostri rifulsero di gloria più grande. Se Elia fu assunto in cielo, Pietro che si sentì dire: «Qualunque cosa scioglierai sulla terra sarà sciolta nel cielo», ottenne le chiavi del regno dei cieli “.

 

Dalle omelie di San Leone Magno

“Allora Egli verrà per giudicare i vivi e i morti nella stessa carne nella quale ascese. Quel che era visibile del nostro Redentore passò sotto i segni sacramentali. E perché più eccellente e più forte fosse la fede, al dottrina prese il posto della visione, con lo scopo che i cuori dei credenti, illuminati da suprema luce, ne seguissero l’autorità. Tale fede fu accresciuta con l’ascensione del Signore e irrobustita col dono dello Spirito Santo. Per questo essi non temettero più le catene, le carceri, l’esilio, la fame, il fuoco, l’essere sbranati dalle fiere, né i supplizi raffinati della crudeltà dei persecutori. Per questa fede in ogni parte del mondo non solo uomini, ma anche donne, non solo fanciulletti inermi, ma anche tenere bambine, combatterono fino all’effusione del loro sangue.”

 

Dal commento al Vangelo di Luca di S. Ambrogio

Tu, senza dubbio, come Figlio dell’uomo sei disceso, e, nel discendere non ti sei allontanato dal Padre, ma sei disceso per noi affinché noi ti vedessimo con gli occhi e con i pensiero, e credessimo in te. Perciò sei anche salito per noi, perché noi ti seguissimo con il pensiero, non potendoti vedere con gli occhi. Sei salito per gli Apostoli ai quali hai detto. chi ha visto me ha visto il padre. Giovanni, peraltro, ben sapeva dove cercarti. Ti cercò presso i l Padre,e ti trovò, e perciò disse: E il Verbo era con Dio. Sei salito anche per Paolo, il quale, non contento di seguirti da solo ha insegnato anche a noi come seguirti e dove possiamo trovarti, affermando: Se siete risorti con Cristo cercate le cose di lassù, dove Cristo si trova assiso alla destra di Dio. E affinché non pensassimo che questo è affare degli occhi, piuttosto che dell’anima, ha soggiunto: pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra.

Dai sermoni di S. Agostino (217)

Padre, voglio che quelli che mi hai dato… Io voglio, Padre; io faccio quello che tu vuoi; tu fa’ quello che voglio io. Voglio… Che cosa? Che siano con me dove sono io (Gv 17, 24). O dimora beata! O patria sicura! Lì non c’è nemico, lì non c’è sofferenza, lì vivremo sicuri, non cercheremo di andarcene, non troveremo un luogo migliore. Qualunque cosa tu ricerchi sulla terra, la cerchi con la prospettiva del timore, non della sicurezza. Scegliti un rifugio, mentre sei in questo luogo cattivo, ossia in questo mondo, in questa vita piena di tentazioni, in questa mortalità piena di gemiti e di timori (…) Com’è quel luogo? Lì nessuno ha farne. Allora se vuoi abitare in quel luogo buono dove nessuno ha fame, in questo mondo spezza il tuo pane con chi ha fame (cf. Is 58, 7). In quel luogo beato nessuno è pellegrino, tutti stanno nella loro patria. E allora se vuoi stare in quel luogo buono, quando ti capita un pellegrino che nel luogo cattivo non ha dove rifugiarsi, accoglilo nella tua casa; dàgli ospitalità nel luogo cattivo perché anche tu possa arrivare in quella dimora e non esservi come ospite (Ef 2, 19). In quel luogo buono nessuno ha bisogno di vestito; freddo non ce n’è, caldo neppure: a che serve un tetto? A che serve un vestito? Eppure anche lì, dove non ci sarà più tetto, ma protezione, anche lì si parla di rifugio. Mi rifugio all’ombra delle tue ali (Sal 56, 2).

 

Views: 0